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Si è svolto mercoledì 4 luglio nella sede dell’Ance l’incontro “Edificio 4.0: costruire digitale per un’Italia più sociale, più sicura, più sostenibile”. Nel corso dell’evento, organizzato da Federcostruzioni, è stato presentato il Manifesto contenente le dieci proposte per un’efficace rigenerazione urbana e una concreta riqualificazione immobiliare del Paese. Il documento rappresenta il punto di vista e le proposte operative della Federazione, volte a contribuire al dibattito politico sull’evoluzione che renderà gli edifici sempre più digitalizzati e connessi.
È necessario sostenere la diffusione degli strumenti e delle tecnologie che abbiamo già oggi a disposizione per incentivare una digitalizzazione diffusa nel settore delle costruzioni - ha sottolineato Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni - il cambiamento può e deve iniziare fin da subito.
Paolo Perino, vicepresidente di Federcostruzioni (nella foto), ha presentato le dieci proposte contenute nel Manifesto. Prima fra tutte l’avvio di un piano Edilizia 4.0 che sostenga la digitalizzazione nelle costruzioni come è avvenuto con il Piano Industria 4.0.
Secondo i dati elaborati dal Boston Consulting Group, l’Edificio 4.0 infatti consentirrebbe risparmi che possano variare dal 13 al 21% nelle fasi di progettazione e costruzione, e dal 10 al 17% nella fase della gestione del patrimonio.
Inoltre, sarebbe auspicabile un programma che preveda un sistema di incentivi per l’acquisizione di servizi e tecnologie, includa la formazione delle competenze e una rete di Digital Innovation Hub e Competence Center, inserisca la revisione delle norme e dei regolamenti del settore per adeguarli al digitale e partecipi alla diffusione del Bulding Information Modeling (BIM) con l’attivazione di una Piattaforma digitale nazionale delle costruzioni accessibile a tutte le imprese della filiera.
Un tema - quello dello scambio di informazioni tra progetti in una piattaforma “Open Bim” - che è stato trattato anche nel messaggio che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha inviato e che è stato letto nel corso dell’incontro da Dimitri Dello Buono, capo della Segreteria Tecnica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).
La possibilità di lavorare su un principio di apertura come “Open Bim” rappresenta un vantaggio irrinunciabile - si legge nel messaggio. Ora si tratta di spingere sull’acceleratore per rendere il prima possibile operativa una piattaforma digitale di gestione del Bim e degli oggetti Bim. Il mio ministero sosterrà il ruolo dell’Italia nella realizzazione della piattaforma europea, ma è altrettanto fondamentale aiutare le amministrazioni pubbliche, le stazioni appaltanti a progettare in Bim, una sfida tanto difficile quanto irrinunciabile.
Tra gli strumenti strategici individuati anche dal Ministro Toninelli per far fare un salto di qualità agli appalti pubblici, troviamo quindi il Building information modelling che nelle fasi di progettazione e costruzione, può prevenire in modo sostanziale gli errori di progettazione e costruzione, con un risparmio annuale dei costi di realizzazione delle opere anche fino a 32,2 miliardi di euro.
In sintesi le dieci proposte del Manifesto:
- Migliorare la sostenibilità urbana
- Riqualificare il patrimonio immobiliare
- Migliorare l’efficienza e il comfort degli edifici
- Rendere più sicuro il patrimonio immobiliare
- Ridurre i costi della Pubblica Amministrazione
- Tutelare e valorizzare gli edifici storici
- Ridurre i costi di gestione degli edifici
- Diffondere l’uso del Bim (Building Information Modeling)
- Promuovere una cultura del riuso e del costruire sostenibile
- Creare un quadro normativo a supporto della digitalizzazione
In allegato il MANIFESTO

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