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Ripresa delle costruzioni, Italia in ritardo rispetto all’Eurozona

Nel 2017 la produzione, al netto degli effetti di calendario, in Italia sale di un limitato 0,8% a fronte del +2,5% registrato nell’Eurozona. +0,6% nei primi quatto mesi 2018

venerdì 22 giugno 2018 - Redazione Build News

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L’analisi di Anaepa-Confartigianato Edilizia dei più recenti dati congiunturali conferma il ritardo della ripresa delle Costruzioni, anche se alcuni indicatori anticipatori mettono in evidenza una prospettiva di recupero. L’analisi della produzione del settore edilizio evidenzia per l’Italia un più basso profilo rispetto al più robusto ritmo di crescita registrato nei 19 Paesi dell’Eurozona. Nel dettaglio si osserva che nel 2017 la produzione, al netto degli effetti di calendario, in Italia sale di un limitato 0,8% a fronte del +2,5% registrato nell’Eurozona. Nei primi tre mesi del 2018 l’Euro zona conferma il ritmo di crescita (+2,5%), mentre in Italia la produzione ristagna; lo spunto positivo nel dato provvisorio di aprile 2018 riporta l’Italia una leggera crescita (+0,6%) della produzione nei primi quattro mesi del 2018.

Nel primo trimestre 2018 il valore aggiunto delle Costruzioni sale dell’1,3%, ma il comparto non ha ancora pienamente beneficiato della fase di recupero: nell’arco di quattro anni di ripresa dell’economia italiana – tra il primo trimestre 2014 e il primo trimestre 2018 – il valore aggiunto annualizzato a prezzi costanti delle Costruzioni ha cumulato un calo del 4,1%, a fronte dell’aumento del 5,6% del Manifatturiero e del 3,9% dei Servizi.

Si rileva un segnale positivo dagli investimenti in costruzioni che – a prezzi costanti – nel 2017 salgono dell’1,1%, consolidando l’aumento dell’1,2% del 2016 dopo una lunga e profonda recessione; nel primo trimestre 2018 gli investimenti in costruzioni rimangono stazionari ma, secondo le previsioni del DEF 2018, quest’anno dovrebbero salire dell’1,5%.

Precedenti analisi di Anaepa-Confartigianato Edilizia indicano che l’Italia è l’unico Paese in UE con deflazione immobiliare mentre, in chiave congiunturale, un segnale positivo proviene dalle compravendite.

Il settore delle costruzioni, lo ricordiamo, è un comparto di cui il 74,5% della produzione si riferisce all’edilizia, il 12,0% all’installazione di impianti elettrici, il 9,6% a installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria e il 3,9% ad altri lavori di costruzione e installazione (ascensori e scale mobili, isolamento termico, acustico o antivibrazioni ecc.).

La produzione nelle Costruzioni in Italia, valutata in 166,2 miliardi di euro, è determinata per il 25,9% da nuove costruzioni (8,3% residenziale e 17,6% diverso da Residenziale) e per il 73,1% da rinnovo, composto da un 21,8% di manutenzione ordinaria, 21,5% da manutenzione straordinaria per immobili diversi Residenziale e 29,9% da manutenzione straordinaria Residenziale. Un ulteriore 1% della produzione è relativo a Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) (Camera dei deputati, 2017).

Il rapporto di Anaepa-Confartigianato Edilizia edizione 2017

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