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Sono 102 gli immobili dello Stato, distribuiti nell’area del cratere sismico, con cui l’Agenzia del Demanio avvia il piano di indagine per la riqualificazione sismica ed energetica che interesserà, nei prossimi anni, tutti i 34 milioni di metri quadri di edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione centrale. L’obiettivo è renderli più sicuri, più efficienti e più monitorati.
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, e nel sito dell'Agenzia, la gara pilota riguarda un primo pacchetto di immobili, per una superficie di circa 200 mila metri quadri, utilizzati, per la maggior parte, da Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Gli immobili, suddivisi in 13 lotti territoriali, si concentrano nelle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, e nelle 3 delle “10 città” italiane contraddistinte dal più elevato livello di rischio sismico: Isernia, Gorizia e Potenza.
La gara, che scade il prossimo 21 settembre ed ha un importo a base d’asta di circa 3,8 milioni di euro, è finalizzata a selezionare gli operatori che si occuperanno di produrre sia un’analisi puntuale ed approfondita della vulnerabilità sismica degli immobili, identificando quindi gli interventi più urgenti e necessari a ridurre il rischio; sia gli audit energetici utili ad individuare le operazioni di riqualificazione che assicureranno maggiori risparmi sulla bolletta energetica nazionale. Attraverso l’utilizzo modello BIM (Building Information Modeling) sarà inoltre possibile garantire un livello di conoscenza immobiliare più evoluto e completo, facilitando la manutenzione programmatica degli immobili.
Con questa gara sarà possibile raccogliere contributi dalle categorie professionali e dagli stessi operatori economici prima dell’avvio delle attività su “larga scala”. Si tratta infatti di un piano di sicurezza nazionale di lungo periodo che prevede interventi di riqualificazione fino al 2031 a fronte di un primo investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro che aumenterà progressivamente in base alle disponibilità del Bilancio dello Stato.

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