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Utilizzo più semplice dei fondi europei: via libera dal Consiglio UE

In arrivo norme più semplici per utilizzare i diversi tipi di fondi, che siano gestiti direttamente dalla Commissione europea, indirettamente da varie organizzazioni e organi, o congiuntamente con le autorità nazionali

giovedì 19 aprile 2018 - Redazione Build News

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L'UE sta semplificando le norme che disciplinano l'utilizzo di fondi provenienti dal bilancio dell'UE. Oggi 19 aprile 2018 il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) del Consiglio ha approvato un accordo raggiunto con il Parlamento europeo sul cosiddetto regolamento omnibus che stabilisce le regole finanziarie dell'UE. Il regolamento modificherà il regolamento finanziario esistente che definisce un quadro generale per la gestione del bilancio, nonché una serie di atti che disciplinano i programmi pluriennali dell'UE in settori specifici, tra cui la politica di coesione.

Ci saranno norme più semplici per utilizzare i diversi tipi di fondi, che siano gestiti direttamente dalla Commissione, indirettamente da varie organizzazioni e organi, o congiuntamente con le autorità nazionali.

“Il principale fattore alla base di questa riforma era il nostro desiderio di semplificare la vita di coloro che beneficiano dei fondi UE e che li gestiscono, in risposta a una chiara richiesta rivolta ai legislatori dell'UE negli ultimi anni. Ma possiamo attenderci anche altri benefici. Auspichiamo un'esecuzione più rapida, con costi inferiori, un maggiore impatto delle politiche sul terreno e un accesso più agevole per i piccoli beneficiari”, ha dichiarato Marinela Petrova, vice ministro delle finanze della Bulgaria.

RIMBORSO DEI COSTI RESO PIÙ AGEVOLE. Le nuove norme amplieranno la possibilità di basare i pagamenti dell'UE sul conseguimento di risultati o su un metodo predefinito piuttosto che tracciare ogni euro di spesa. Per valutare i costi, qualora non siano disponibili dati statistici o storici, si può ricorrere a valutazioni di esperti.

Questo ridurrà gli adempimenti burocratici sia per i beneficiari che per le autorità, che potranno concentrarsi sui risultati delle politiche invece di raccogliere e controllare documenti finanziari. Diminuirà anche il rischio di errore e diventerà più agevole per i piccoli beneficiari che dispongono di risorse limitate accedere ai fondi UE.

Anche le piccole organizzazioni beneficeranno del fatto che le attività di volontariato saranno considerate parte del contributo da esse fornito al requisito di cofinanziamento.

VERIFICHE E VALUTAZIONI SINGOLE. Onde evitare controlli multipli delle stesse attività ed entità, la Commissione potrà fare maggiore affidamento su audit e valutazioni effettuate dai partner internazionali e dagli Stati membri.

Le nuove norme precisano inoltre che la Commissione non potrà chiedere le stesse informazioni due volte.

Tali misure ridurranno ulteriormente le lungaggini burocratiche e consentiranno ai beneficiari, come le ONG che ricevono denaro da vari donatori, di concentrarsi sulle loro attività sul terreno.

SEMPLIFICAZIONE DELLE NORME PER LA COMBINAZIONE DI DIVERSE FONTI DI FINANZIAMENTO. Varie modifiche sono volte ad agevolare l'utilizzo dei differenti programmi e strumenti per il finanziamento di progetti, applicando, ove possibile, un'unica serie di norme.

Per esempio, diventerà più agevole combinare finanziamenti provenienti dai fondi strutturali dell'UE con gli strumenti finanziari e il Fondo europeo per gli investimenti strategici tramite il cosiddetto "finanziamento misto". Sarà inoltre possibile associare sovvenzioni e strumenti finanziari nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa al fine di finanziare progetti nei settori dei trasporti, dell'energia e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Questo incoraggerà l'utilizzo di un ampio mix di contributi provenienti dai bilanci nazionali e dagli investitori privati al fine di utilizzare al meglio le risorse dell'UE.

CODICE UNICO. Le regole finanziarie dell'UE sono state inoltre riorganizzate per renderle più concise e di più facile consultazione.

Il regolamento finanziario e le più importanti disposizioni delle sue "modalità di applicazione" sono state fuse nel cosiddetto "codice unico". È inoltre posto l'accento sulle analogie esistenti tra i differenti modi di gestione e tipi di esecuzione del bilancio consolidando le rispettive norme, che sono state ripartite tra i capi specifici del regolamento finanziario in vigore.

ALTRE MODIFICHE. Infine, alcune delle modifiche sono volte a conseguire obiettivi più specifici. In base alle nuove norme, sarà più agevole utilizzare i fondi strutturali dell'UE per l'integrazione di migranti e rifugiati. È inoltre rafforzata la lotta all'elusione fiscale e alle società di comodo.

È stato creato un quadro più integrato per l'utilizzo di strumenti finanziari e di garanzie di bilancio per incentivare gli investimenti.

Al fine di garantire che il bilancio dell'UE sia incentrato maggiormente sui risultati, è stata anche rafforzata la misurazione della performance dei progetti finanziati dall'UE.

PROSSIME TAPPE. Il Parlamento dovrebbe ora approvare il regolamento in prima lettura. Il testo sarà successivamente trasmesso al Consiglio per l'adozione definitiva.

Dovrebbe entrare in vigore nel luglio 2018 e in maggior parte si applicherà immediatamente. Per adattarsi alle nuove norme per quanto riguarda le spese amministrative sarà concesso altro tempo alle istituzioni dell'UE, che le applicheranno dal 1º gennaio 2019.

INFORMAZIONI GENERALI. La Commissione europea ha presentato la proposta di regolamento omnibus nel settembre 2016. Nel novembre 2017 quattro atti legislativi nel settore dell'agricoltura sono stati separati dal regolamento principale per consentire agli stessi di entrare in vigore il 1º gennaio 2018. Un accordo provvisorio sui principali elementi del regolamento omnibus è stato raggiunto nel dicembre 2017. I dettagli definitivi e le date di applicazione delle norme sono stati convenuti con il Parlamento il 27 marzo 2018.

L'attuale pacchetto di misure rientra in un impegno a più lungo termine per semplificare l'esecuzione del bilancio dell'UE garantendo nel contempo che i fondi UE continuino a essere gestiti con prudenza.

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