


-
Basilicata: approvata in III commissione consiliare una prop...
-
Superbonus 110%: le Faq del Governo
-
Superbonus 110%: accordo Ance - Unicredit per semplificare l...
-
Codice dei contratti pubblici: il Governo impugna la legge n...
-
Piemonte: nelle commissioni locali per il paesaggio anche ge...
-
Prestazioni di progettazione “autonome” rispetto all'opera a...
-
Tempi per appalti: l'Italia al penultimo posto in Ue davanti...
-
Ue: proposta di costituire un Osservatorio europeo sui ritar...
-
CNI e INAIL a confronto sulla gestione della sicurezza nell’...
-
Superbonus 110%: lo spot video del Governo
-
Superbonus 110%: Cattolica Assicurazioni attiva la cessione ...
-
Grandi opere da commissariare: ecco l'elenco dei commissari....
-
Sostituzione di serramenti incentivata attraverso il bonus r...
-
Divieto di installazione in Lombardia di generatori di calor...
-
Linee Guida per la Qualità dell’Architettura: ecco il testo ...
-
Sardegna: Piano casa in vigore fino al 31 dicembre 2023
-
Utilizzo credito d'imposta prima casa: l'Agenzia delle entra...
-
Abruzzo: nuovi fondi per l’efficientamento energetico degli ...
-
Superbonus 110%, online il sito governativo dedicato con pos...
-
Certificazione F-Gas, accordo tra CNA Impianti e APAVE Itali...
-
Superbonus 110% e cessione del credito: chiarimento su incap...
-
Come si calcola il fabbisogno dell’involucro edilizio second...
-
Veneto: aggiornato elenco delle zone sismiche e nuova mappa
-
Opere pubbliche prioritarie, Conte: “Ora c'è la lista dei co...
Ridurre ulteriormente i danni provocati da calamità idro-meteorologiche alle zone costiere di Italia e Croazia, attraverso il potenziamento di un sistema integrato di monitoraggio e previsione del rischio.
E' l'obiettivo del progetto europeo AdriaMore (Adriatic decision-support-system eploitation for MOnitoring and Risk management of coastal Extreme weather and flooding), presentato ufficialmente ieri a Pescara e di cui la Regione Abruzzo è capofila.
L'iniziativa - coordinata da Paola Di Salvatore, dirigente della Regione e project manager di AdriaMore - è finanziata dal programma di cooperazione transfrontaliero Italia-Croazia 2014-2020 e vede tra i protagonisti il Cetemps dell'università dell'Aquila, l'Isac (istituto di scienze dell'atmosfera e del clima) di Lecce, la Contea di Neretva-Dubrovnik e altri organismi di ricerca e protezione civile croati.
Il progetto AdriaMore punta a capitalizzare i risultati dei progetti ADRIARadNet e CapRadNet, finanziati nell’ambito del Programma IPA-Adriatico (2007-2013). Piani che hanno portato alla creazione di una rete di osservazione e previsione per la costruzione di scenari di rischio idro-meteorologico per scopi di protezione civile. Partendo da questa filiera progettuale, AdriaMORE mira a potenziare il sistema integrato nell’area costiera e marittima compresa tra Italia e Croazia, con l'introduzione di nuovi prodotti da piattaforme spaziali di telerilevamento costiero, l’elaborazione di modelli numerici di dispersione in area costiera e l'implementazione di modelli previsionali accoppiati mare-atmosfera, unitamente a due azioni pilota di verifica in prossimità degli estuari dei fiumi Pescara in Abruzzo e Neretva in Croazia.
Con i progetti precedenti - ha sottolineato il sottosegretario con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca - siamo già riusciti a installare un sistema che può contare su due radar in Abruzzo e due nei Balcani. Con AdriaMore la sfida è implementare questa infrastruttura, così da consentire l'elaborazione di modelli matematici utili per le previsioni meteo, ma anche come supporto tecnico-scientifico per tutte le attività connesse, con un'attenzione particolare al monitoraggio dell'ecosistema marino.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.