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È disponibile sul sito del MIUR l’avviso pubblico che stanzia circa 145 milioni di euro in favore degli enti locali per effettuare le verifiche per la valutazione del rischio sismico e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento nelle scuole che si trovano all’interno delle zone 1 e 2. Di questi, 100 milioni sono messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e 45 dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 20% delle risorse MIUR viene destinato ai Comuni delle quattro Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.
Ancora una volta - dichiara la Ministra Valeria Fedeli - manteniamo un impegno, dimostrando quanto prioritaria sia per noi l’edilizia scolastica. Garantire sicurezza, ambienti decorosi e innovativi alle nostre giovani e ai nostri giovani è fondamentale, oltre che funzionale all’apprendimento e all’istruzione di qualità che vogliamo fornire loro. Questo avviso pubblico, che ci vede collaborare con il Dipartimento Casa Italia, ci consente di intervenire nelle aree più fragili del nostro Paese, in maniera strategica, per adeguare le nostre scuole rispetto al rischio sismico. Vogliamo che il tempo trascorso dietro i banchi sia sicuro e proficuo per le alunne e gli alunni, che le famiglie e le comunità scolastiche possano riconoscere il ruolo di centro aggregativo, di luogo protetto e saldo dei nostri istituti scolastici. All’inizio di quest’anno abbiamo firmato due importanti decreti che consolidano questo percorso e rafforzano la nostra intenzione, il primo per le indagini diagnostiche sui solai, il secondo per interventi di miglioramento e adeguamento antisismico. Continuiamo a destinare risorse a questo settore e ad orientarle in base alle reali esigenze del Paese.
Gli enti locali proprietari di uno o più edifici scolastici di ogni ordine e grado, che si trovano nelle zone sismiche 1 e 2 e censiti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, possono richiedere il finanziamento per le verifiche di vulnerabilità sismica e, qualora fosse necessario, per le progettazioni di eventuali interventi di adeguamento antisismico. La graduatoria dei beneficiari verrà definita in base ai criteri indicati nell’avviso pubblico, tra cui la vetustà degli edifici, la quota di cofinanziamento, l’appartenenza alla zona sismica 1 o 2, la tipologia costruttiva e di progettazione.
A selezione conclusa, la graduatoria predisposta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca verrà trasferita al Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che provvederà a finanziare, nell’area di propria competenza e con le proprie risorse, le verifiche di vulnerabilità e la progettazione di eventuali interventi di adeguamento degli edifici scolastici che si trovano nella zona sismica 1.
Le domande ammesse al finanziamento in zona 1 che eccederanno la quota di risorse a disposizione del Dipartimento Casa Italia saranno finanziate dal MIUR, che provvederà ad autorizzare le verifiche di valutazione del rischio sismico e le eventuali progettazioni anche nella zona 2, sempre in base alla graduatoria e nei limiti delle risorse disponibili. I contributi saranno erogati da Cassa depositi e prestiti direttamente agli enti locali.
Il contributo per la progettazione sarà riconosciuto per l’importo richiesto solo se, dopo la verifica di vulnerabilità, l’indice di rischio risulterà inferiore allo 0,8 (e quindi sarà necessario sviluppare la progettazione di adeguamento sismico). Non sarà riconosciuto, invece, se l’ente locale deciderà di predisporre una nuova costruzione piuttosto che un intervento di adeguamento sismico, in quanto non conveniente.

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