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Nei giorni scorsi il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha firmato la lettera di richiesta al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per il concerto preliminare sullo schema di decreto (cd. FER1) che regola, per il triennio 2018-20, l’incentivazione delle rinnovabili elettriche più vicine alla competitività: eolico onshore, solare fotovoltaico, idroelettrico, geotermia tradizionale, gas di discarica e di depurazione.
L’accesso agli incentivi avverrebbe prevalentemente tramite procedure competitive basate su criteri economici, in modo da stimolare la riduzione degli oneri sulla bolletta e l’efficienza nella filiera di approvvigionamento dei componenti; saranno tuttavia valorizzati anche criteri di selezione ispirati alla qualità dei progetti e alla tutela ambientale e territoriale.
Una volta acquisito il concerto del Ministro dell'ambiente, si avvierà il confronto con le Regioni, l'Autorità per l'energia e la Commissione europea cui il regime d'aiuto sarà notificato.
L’obiettivo è quello di massimizzare la quantità di energia rinnovabile prodotta, facendo leva proprio sulla maggiore competitività di tali fonti. La potenza messa a disposizione sarebbe di oltre 6.000 MW, che potrebbe garantire una produzione aggiuntiva di quasi 11 TWh di energia verde.
LA POSIZIONE DEL COORDINAMENTO FREE. Il Coordinamento Free, rilevato che il decreto sulle rinnovabili elettriche:
– tenuto conto dei tempi richiesti dall’iter decisionale (concerto con MATTM, parere ARERA, parere Conferenza unificata, verifica con Commissione Europea) non potrà diventare operativo prima di metà 2018,
– nell’attuale formulazione non si applica a biomasse, biogas, eolico off-shore, geotermia innovativa, solare termodinamico, per cui le misure a loro favore vengono rinviate a un successivo decreto,
in via preliminare propone che:
– si metta tempestivamente a punto il decreto relativo a biomasse, biogas, eolico off-shore, geotermia innovativa, solare termodinamico;
– per consentire una programmazione degli investimenti in grado di consentire una ulteriore riduzione dei costi, si facciano aste separate per eolico e fotovoltaico, sulla base di quote di potenza assegnata alla singola tecnologia;
– le tariffe a base d’asta per l’eolico indicate nel testo consentano la realizzazione dei contingenti indicati, utilizzando aerogeneratori di ultima generazione;
– le misure per i rifacimenti totali o parziali si applichino anche agli impianti che non hanno aderito allo spalma-incentivi;
– la priorità per impianti realizzati su discariche, cave, ecc. sia condizionata a preventive operazioni di bonifica e sia estesa anche a impianti installati su coperture che contengano amianto, purché i proponenti si impegnino alla sua rimozione, avvalendosi delle misure di incentivazione previste dalla vigente legislazione per la rimozione dell’amianto;
– vengano meglio chiariti i criteri per la partecipazione degli impianti ubicati in Stati membri, partecipazione che deve comunque sottostare ad un accordo di libero scambio.
Il Coordinamento Free infine chiede che venga modificata la normativa esistente, sostituendo all’esclusione delle aree agricole dall’accesso agli incentivi criteri che impediscano insediamenti in contrasto con le esigenze della produzione agricola.
Leggi anche: Decreto FER 1, Legambiente: "Grave ritardo ma ora si acceleri approvazione"

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