Tecnologie innovative

Dal MIT un calcestruzzo più resistente grazie alla plastica riciclata

Esponendo la plastica ai raggi gamma è possibile modificarne la struttura cristallina, rendendola più dura e resistente. Il risultato è un composto cementizio più resistente del 15%

mercoledì 14 febbraio 2018 - Erika Seghetti

calcestruzzo plastica

Un calcestruzzo più resistente ed eco-compatibile grazie alla plastica. L'idea arriva da un gruppo di studenti del MIT che ha sviluppato un composto cementizio con all'interno una polvere derivante da scaglie di bottiglie di plastica riciclata. Una soluzione che in un colpo solo potrebbe risolvere la necessità di ridurre il quantitativo di emissioni inquinante prodotte nel processo di produzione del calcestruzzo e quella di riutilizzare l'ingente quantitativo di plastica che finisce ogni anno in discarica.

Scaglie di plastica esposte ai raggi gamma

L'idea di usare la plastica nei composti cementizi non è nuova ma finora i risultati erano stati scoraggianti, perché il calcestruzzo ne risultava fortemente indebolito. L'intuizione del MIT è stata quella di sottoporre la plastica ai raggi gamma. Le scaglie di PET sono state sottoposte a un irradiatore cobalto-60 che emette raggi gamma e che viene solitamente utilizzato per decontaminare il cibo. Il team ha scoperto che esponendo la plastica alla radiazione è possibile modificare la struttura cristallina del polimero, rendendola più dura e resistente.

Calcestruzzo più resistente del 15%

La polvere ottenuta è stata unita a vari composti cementizi, che sono stati poi versati in stampi cilindirici e una volta solidificati sono stati effettuati i test di compressione. I risultati dei test hanno confermato che il calcestruzzo con gli scarti di plastica è più resistente del tradizionale calcestruzzo di circa il 15%.

La ricerca continua

"Abbiamo osservato che all'interno dei parametri del nostro programma di test, maggiore è la dose irradiata, maggiore è la resistenza del calcestruzzo, quindi sono necessarie ulteriori ricerche per personalizzare la miscela e ottimizzare il processo con l'irradiazione per ottenere dei risultati ancora migliori" ha dichiarato  Kunal Kupwade-Patil, ricercatore nel Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del MIT. Il processo che abbiamo sviluppato ha delle enormi potenzialità sia sul fronte della sostenibilità sia su quello della resistenza."

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