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I lavori di stesura della norma ISO 45001 sui sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro sono quasi giunti al termine. Si è infatti conclusa con esito positivo – informa l'UNI - proprio questo fine settimana la votazione del Final Draft.
Il progetto è stato approvato con un totale di 62 voti positivi, 4 voti negativi e 9 astensioni (tra cui quella italiana).
Sono 21 i Paesi che hanno avanzato dei commenti editoriali. Commenti che il Gruppo di lavoro esaminerà nelle prossime settimane in vista della pubblicazione finale del documento che, nelle intenzioni dell'ISO, dovrebbe avvenire nel prossimo mese di marzo.
UNI si è già attivata per adottare la norma, una volta pubblicata, sia in lingua inglese sia in lingua italiana, integrandone i contenuti con alcune note di chiarimento che facciano riferimento alla specifica legislazione italiana vigente in materia. Una integrazione auspicata ma soprattutto prevista dalla stessa ISO 45001, la cui applicazione deve tenere conto del contesto in cui l'organizzazione opera, salvaguardando così la soddisfazione dei requisiti legali vigenti nei vari Paesi. Un aspetto, quest’ultimo, particolarmente significativo dato il carattere specifico e senza dubbio delicato della materia trattata, ampiamente (e variamente) regolamentata dal punto di vista legislativo.
L’intento della nuova ISO 45001 “Occupational health and safety management systems - Requirements with guidance for use” è quello di aiutare le organizzazioni a fornire un luogo sicuro e salubre ai lavoratori e a prevenire gli infortuni e le malattie legate all’attività lavorativa, migliorando le prestazioni in tema di salute e sicurezza sul lavoro.
Per fornire un quadro generale, diamo qualche numero su scala internazionale: le ultime stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) mostrano che, ogni giorno, oltre 7.600 persone muoiono a causa di attività lavorative (oltre 2,78 milioni l’anno); gli incidenti si assestano su una cifra che supera i 370 milioni l’anno. Un peso, in termini umani e sociali, molto gravoso.
Applicabile in tutte le parti del mondo e in tutti i settori produttivi, la futura ISO 45000 mira a ridurre questo terribile costo sociale. Lo standard intende infatti fornire alle organizzazioni un quadro universalmente riconosciuto per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori, ridurre i rischi sul posto di lavoro e creare condizioni lavorative più sane e sicure.
La norma rispetta la struttura comune degli standard sui sistemi di gestione come la ISO 14001 (ambiente) e ISO 9001 (qualità), tenendo comunque in considerazione altri standard del settore tra cui OHSAS 18001, linee guida ILO-OSH, varie norme nazionali e norme internazionali del lavoro e convenzioni dell’International Labour Organization.
David Smith, il presidente dell’ISO/PC 283 “Occupational health and safety management systems” (il Project Committee che ha sviluppato il documento) spiega così il ruolo e il valore di questo documento nel panorama normativo mondiale: “Abbiamo uno standard internazionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro che si adatta perfettamente ad altre norme quali la ISO 9001, la ISO 14001 e la ISO/IEC 27001 ed è in grado di aiutare le organizzazioni a gestire questo rischio ‘chiave’ come parte dei loro processi aziendali. La ISO 45001 rappresenta un miglioramento significativo rispetto alla OHSAS 18001, che ha già dimostrato come l’approccio basato sul rischio funzioni in tutto il mondo e in tutti i settori di attività”.
Per saperne di più: “ISO 45001 - Occupational health and safety”

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