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Termovalvole, il 20-30% dei condomini non ha ancora aggiornato l'impianto di riscaldamento

Il Movimento Difesa del Cittadino denuncia una situazione di panico e confusione già scattata in molti condomini e chiede una proroga dell’obbligo entrato in vigore il 1° luglio

martedì 19 settembre 2017 - Redazione Build News

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Dal 1° luglio 2017 è in vigore a tutti gli effetti l’obbligo, per tutti i condomini ed edifici polifunzionali con impianto di riscaldamento centralizzato, di dotarsi di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione di calore. A breve scatteranno i controlli e chi non si è adeguato rischia una multa da 500 a 2500 euro per ogni unità immobiliare.

Il Movimento Difesa del Cittadino denuncia “la situazione di panico e confusione già scattata in molti condomini italiani e chiede una proroga dell’obbligo”.

“L’autunno è alle porte e molti edifici non si sono ancora adeguati ai nuovi obblighi soprattutto a causa della confusione sulla norma – sottolinea il Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, l’Avv. Francesco Luongo – Nonostante si tratti del recepimento di una direttiva europea, il nostro legislatore ha lasciato in sospeso fino a quest’estate diversi punti, come quello sul criterio di ripartizione delle spese comuni. Una questione ancora non risolta riguarda l’indicazione sulla delibera dei lavori da effettuare. Come si legge sul Sole24Ore, e come spiegato anche dal Mise quest’estate, “non si ritiene condivisibile l’interpretazione secondo la quale sia sufficiente la sola delibera di dare incarico all’impresa” per evitare le sanzioni”.

“Siamo ancora alle prese con le varie interpretazioni della norma – aggiunge Luongo – e questo non potrà che portare al caos generalizzato. Anche perché le associazioni di categoria stimano che un 20-30% dei condomini italiani non abbiano ancora aggiornato il proprio impianto di riscaldamento. Magari l’assemblea condominiale ha approvato la delibera dei lavori, ma l’effettiva esecuzione è ancora da realizzare. E c’è chi paventa il rischio che, all’avvio della stagione invernale, siano proprio le ditte di manutenzione a chiedere la risoluzione dei contratti con i condomini fuori regola, rifiutando il ruolo di terzo responsabile, cioè di colui che, per conto della collettività dei condomini, risponde dell’impianto stesso davanti alla legge. Non vogliamo assistere ad un’assurda emergenza freddo, con milioni di italiani lasciati senza riscaldamento per i mancati lavori o peggio per i ricatti di ditte senza scrupoli – conclude Luongo – Chiediamo al Ministero dello Sviluppo Economico di intervenire subito con una proroga per evitare situazioni grottesche”.

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