


-
Basilicata: approvata in III commissione consiliare una prop...
-
Superbonus 110%: le Faq del Governo
-
Superbonus 110%: accordo Ance - Unicredit per semplificare l...
-
Codice dei contratti pubblici: il Governo impugna la legge n...
-
Piemonte: nelle commissioni locali per il paesaggio anche ge...
-
Prestazioni di progettazione “autonome” rispetto all'opera a...
-
Tempi per appalti: l'Italia al penultimo posto in Ue davanti...
-
Ue: proposta di costituire un Osservatorio europeo sui ritar...
-
CNI e INAIL a confronto sulla gestione della sicurezza nell’...
-
Superbonus 110%: lo spot video del Governo
-
Superbonus 110%: Cattolica Assicurazioni attiva la cessione ...
-
Grandi opere da commissariare: ecco l'elenco dei commissari....
-
Sostituzione di serramenti incentivata attraverso il bonus r...
-
Divieto di installazione in Lombardia di generatori di calor...
-
Linee Guida per la Qualità dell’Architettura: ecco il testo ...
-
Sardegna: Piano casa in vigore fino al 31 dicembre 2023
-
Utilizzo credito d'imposta prima casa: l'Agenzia delle entra...
-
Abruzzo: nuovi fondi per l’efficientamento energetico degli ...
-
Superbonus 110%, online il sito governativo dedicato con pos...
-
Certificazione F-Gas, accordo tra CNA Impianti e APAVE Itali...
-
Superbonus 110% e cessione del credito: chiarimento su incap...
-
Come si calcola il fabbisogno dell’involucro edilizio second...
-
Veneto: aggiornato elenco delle zone sismiche e nuova mappa
-
Opere pubbliche prioritarie, Conte: “Ora c'è la lista dei co...
I Patti per il Sud stanno camminando. Gli investimenti finanziati dal Governo sono stati avviati: nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e nelle Città Metropolitane del Mezzogiorno Bari, Cagliari, Catania, Messina, Napoli, Reggio Calabria e Palermo sono 691 gli interventi già in esecuzione.
A 10 mesi dalla Delibera del CIPE con la quale l’Esecutivo ha assegnato oltre 13 miliardi di euro ai Patti firmati (che attivavano complessivamente risorse per più di 39 miliardi di euro) i dati del primo monitoraggio evidenziano risultati molto positivi. In una conferenza stampa, che si è svolta martedì nella sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti li ha illustrati e commentati.
I 691 progetti con i cantieri aperti o attività operative in corso assommano a circa 6,3 miliardi di euro (il 16% del totale delle risorse). Gli ulteriori progetti già attivati sono il 39% per un importo di 15,3 miliardi di euro: si tratta di progetti le cui procedure sono in aggiudicazione o per i quali è stato pubblicato un bando di gara o è già conclusa la progettazione definitiva. Quelli in avvio di progettazione sono il 17%, per un importo pari a 6,7 miliardi di euro: si tratta di progetti già ben definiti per i quali sono in corso le procedure per l’avvio della progettazione. Infine, sono pari al 28% - per un importo di 11,3 miliardi di euro – i progetti attualmente in fase di programmazione.
“Governo e Regioni sono partiti dai bisogni delle comunità locali, sviluppando una visione unitaria del territorio, coordinando le diverse fonti di finanziamento e attivando la massima sinergia fra le istituzioni e i diversi livelli di governo – ha sottolineato il titolare della Coesione territoriale e Mezzogiorno - Un più stringente monitoraggio dell’attuazione, e non del solo avanzamento finanziario, ritagliato su misura dei singoli Patti tramite un dialogo costante fra Governo Regioni e Città metropolitane, sta consentendo un’efficace conoscenza di ciò che avviene sui territori, il che permette di individuare le eventuali criticità anticipando le soluzioni”.
“Questo è un concreto cambio di passo verso la concretezza e l’efficacia degli investimenti – ha concluso il Ministro - Masterplan e Patti rappresentano una pagina nuova per il Mezzogiorno innovando profondamente la programmazione e le procedure per la sua attuazione. Un cambio di passo che si inserisce in una strategia complessiva volta a fare del Mezzogiorno e dei suoi cittadini i protagonisti dell’Italia unita”.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.