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Consumo di suolo, la Lombardia modifica una norma transitoria

Per ovviare alle limitazioni poste all’esercizio della funzione amministrativa in materia di governo del territorio da parte dei Comuni durante la fase transitoria di adeguamento della pianificazione territoriale

giovedì 27 aprile 2017 - Redazione Build News

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Lo scorso 3 aprile la Giunta regionale della Lombardia ha approvato la Proposta di progetto di legge “Modifiche all’art. 5 (norma transitoria) della legge regionale 28 novembre 2014, n. 31 (disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato)".

Il provvedimento, che sarà all'esame del Consiglio regionale il 23 maggio, modifica l’art. 5 della legge regionale 31/2014 in materia di riduzione del consumo di suolo, al fine di ovviare alle limitazioni poste all’esercizio della funzione amministrativa in materia di governo del territorio da parte dei Comuni durante la fase transitoria di adeguamento della pianificazione territoriale prevista dalla stessa legge regionale.

PROPOSTA DI ANCI LOMBARDIA PER RENDERE EFFETTIVE LE POSSIBILITÀ DI RIDURRE IL CONSUMO DI SUOLO. Anci Lombardia spiega che "considerato che ad oggi la Regione Lombardia non ha ancora provveduto alla revisione del PTR ai sensi della LR 31/2014, e che la scadenza dei termini dei 30 mesi previsti dalla norma transitoria per la revisione del PTCP e dei PGT scade tra qualche settimana, Anci Lombardia, ha avanzato delle proposte di modifica della Legge regionale 31 sul consumo di suolo, con l'obiettivo di permettere ai Comuni di poter effettivamente operare revisioni dei propri strumenti urbanistici al fine di rendere possibili gli interventi miranti alla riduzione del consumo di suolo. L'esperienza concreta di questi anni dimostra come questo obiettivo non sia stato facilmente perseguibile dai Comuni. Per effetto di una serie di norme contenute nella legge stessa, il TAR ha bocciato numerosi Piani di Governo del Territorio che hanno tentato di operare nella direzione della riduzione del consumo di suolo. È il caso del Comune di Brescia, dove Anci Lombardia si è costitutiva ad adiuvandum a fianco del Comune nel ricorso al Consiglio di Stato. L'associazione dei Comuni ha predisposto una proposta di modifica dell'art 5 della legge regionale dopo approfonditi confronti con le associazioni professionali, con l'INU e con le associazioni ambientaliste. Tale proposta è stata poi presentata in un confronto pubblico dal quale è emersa la necessità di ridare, così come previsto dalla Carta Costituzionale, effettivi poteri ai Comuni affinché possano concretamente operare per la riduzioni del consumo di suolo. Ogni altra interpretazione è pretestuosa. Ci auguriamo che il Consiglio regionale possa recepire la proposta di Anci Lombardia per rendere effettive le possibilità di ridurre il consumo di suolo".

BECCALOSSI: FRONTE COMUNE CON ANCI. "Ma quale ripensamento o cambiamento di rotta, in Lombardia, unica Regione italiana ad aver legiferato in questa materia, è vietato costruire consumando nuovo suolo agricolo. Gli unici nuovi interventi possibili all'interno dei Comuni possono riguardare il recupero delle aree dismesse o la rigenerazione di strutture abbandonate. Chi prova ad affermare il contrario lo fa o in maniera strumentale o, peggio, in malafede". È partita da questa considerazione Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana per illustrare alla Commissione competente del Consiglio regionale il provvedimento.

"L'atto presentato oggi (il 13 aprile 2017, ndr) in Commissione, fortemente sollecitato al presidente Maroni dall'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia direttamente dal suo presidente lombardo Roberto Scanagatti - aggiunge l'assessore Beccalossi - si è reso necessario per impedire che i sindaci si trovassero con un vuoto normativo che, nel concreto, avrebbe impedito loro di pensare ad una nuova pianificazione urbana. Siamo consapevoli di essere andati oltre le tempistiche dettate dalla legge, che - prosegue Viviana Beccalossi - si sono rivelate un po' troppo ottimistiche, anche perché non avevano alcun termine di paragone. Mi piace sempre ricordare che quella che stiamo portando avanti in Lombardia resta infatti la prima legge italiana esclusivamente dedicata a questa materia e che siamo dunque dovuti partire da zero per affrontare questo percorso".

"La giunta che governa Regione Lombardia - conclude Viviana Beccalossi - prosegue dunque il suo lavoro con un solo obiettivo primario: quello di orientare gli strumenti di governo del territorio verso una pianificazione che rispetti i criteri di sostenibilità annullando il consumo di suolo e favorendo la rigenerazione delle aree degradate sottoutilizzate affinché si preservi l'ambiente il paesaggio e l'attività agricola".

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