Ultime notizie

Attività all’estero di architetti e ingegneri italiani: i risultati del sondaggio

Fond. Inarcassa: il 36% ha già avuto un’esperienza lavorativa all’estero. Il 59% è disponibile a investire per fare acquisire conoscenze oltre confine

mercoledì 26 aprile 2017 - Redazione Build News

1_a_b_ingegnere-fabbisogno

A quasi due mesi dalla sua costituzione, il Dipartimento per l’Internazionalizzazione - creato da Fondazione Inarcassa e nato per valorizzare il ruolo degli ingegneri e degli architetti nello scenario internazionale - presenta i risultati della sua prima ricerca che ha visto partecipare oltre 14 mila liberi professionisti italiani.

Il sondaggio è stato elaborato con l’obiettivo di determinare l’effettiva propensione della categoria a lavorare all’estero, e comprendere altresì quanti tra architetti e ingegneri abbiano realmente già avuto commesse estere. Il questionario ha cercato di comprendere quali criticità possano ostacolare l’avvio di un’esperienza internazionale al fine di individuare gli strumenti necessari ad agevolare un concreto processo verso i mercati esteri degli studi italiani.

L’importante adesione all’iniziativa mostra chiaramente come la categoria sia pronta per raccogliere la sfida e confrontarsi con il mercato globale.

IL 36% HA GIÀ AVUTO UN’ESPERIENZA LAVORATIVA ALL’ESTERO. Analizzando i risultati, il 23% del campione ha già avuto esperienze estere con committenza straniera, 13% ha svolto la propria attività accompagnando operatori italiani all’estero mentre il 64% è privo di qualsiasi esperienza in merito.

IL 59% È DISPONIBILE A INVESTIRE PER FARE ACQUISIRE CONOSCENZE OLTRE CONFINE. L’interesse a crearsi occasioni di lavoro oltre confine è rilevabile anche dalla disponibilità della maggioranza dei partecipanti (il 59%) a investire proprie risorse in viaggi e missioni per acquisire conoscenze ed esperienze internazionali.

Come prevedibile, il tema è più sentito dalle giovani generazioni. Infatti, il 40% del campione ha meno di quarant’anni. Buona, inoltre, risulta la conoscenza delle lingue straniere, parlate dal 70% degli intervistati, mentre l’organico degli studi - per la stragrande maggioranza del campione - si colloca nella fascia da uno a tre addetti e solo il 3% può contane più di 10 addetti. Questa è la criticità maggiore che limita la competitività delle nostre strutture professionali rendendo necessaria la creazione di strumenti aggregativi.

AREE GEOGRAFICHE. Alla domanda “in quali aree geografiche ti interesserebbe operare”, le preferenze si sono concentrate sull’Unione Europea e il Nord America. Meno gettonate Nord Africa, Centro Sud America, Medio Oriente e Sud Est Asiatico.

Grande soddisfazione nel constatare - commenta Andrea Tomasi, Presidente Fondazione Inarcassa – l’interesse mostrato dalla categoria a dimostrazione che questa è una delle strade da percorrere per sostenere la libera professione ed ampliare le opportunità di lavoro per i colleghi iscritti.

Il nuovo codice dei contratti pubblici dal 1° luglio, cosa cambia?

Scatta dal 1° luglio l’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, noto... Leggi


Riforma della giustizia pronta per l’esame in Parlamento

L’era post Berlusconi comincia con la presentazione del disegno di legge sulla... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore