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Il 10 aprile scorso, a Cagliari, è stato presentato alla stampa il IX° Rapporto congiunturale sull'industria delle costruzioni in Sardegna, nato dalla collaborazione tra Ance Sardegna ed il Centro Studi Ance. Lo studio è stato illustrato dal Presidente di Ance Sardegna Dott. Pierpaolo Tilocca e da Giovanna Altieri e Romain Bocognani del Centro Studi dell’Ance.
L’industria delle costruzioni nella Regione continua a mostrare segnali di debolezza, nonostante nel 2016 il valore aggiunto ha registrato una sostanziale stazionarietà e la previsione per l’anno in corso è di un aumento dell’1,1%. Primi segnali positivi che, tuttavia, ancora non si traducono in una ripresa apprezzabile. Il settore sconta la lunga e pesante crisi, che ha visto in otto anni (2008-2015) ridurre i livelli produttivi del 48,6%, con effetti negativi sul tessuto imprenditoriale e sull’occupazione. Tra il 2008 ed il 2014 il numero delle imprese di costruzioni in Sardegna si è ridotto di 3.486 unità, che corrisponde ad un calo in termini percentuali del 20,5%. Sotto il profilo occupazionale, le perdite subite dal settore sono rilevanti: dall’inizio della crisi gli occupati nelle costruzioni diminuiscono di 29.000 unità (-43,9%).
In questo contesto ancora incerto dal lato della produzione settoriale si rilevano, parallelamente a quanto osservato a livello nazionale, segnali positivi nel mercato immobiliare residenziale e nei mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di un’abitazione. In Sardegna, inoltre, in termini di flussi erogati dalle banche per investimenti nel settore residenziale e non residenziale, si registra un andamento positivo.
Completano il quadro l’analisi dei bandi di gara per lavori pubblici, la manovra di finanza pubblica per il 2017, il problema dei ritardati pagamenti alle imprese e le risorse dei fondi strutturali europei e del Fondo Sviluppo e Coesione (ex-Fas) destinate alla Sardegna.
In questo contesto, sono state evidenziate le numerose opportunità che derivano dai fondi destinati alla politica di coesione territoriale per realizzare investimenti utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Le risorse di interesse del settore delle costruzioni ammontano infatti complessivamente a circa 2,6 miliardi di euro nel periodo di programmazione 2014-2020.
In allegato la versione integrale del Rapporto

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