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Scali ferroviari: cinque modi per immaginare la Milano di domani

Verde pubblico, housing sociale e mobilità sostenibile i punti chiave dello sviluppo della città

martedì 4 aprile 2017 - Redazione Build News

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C’è chi ha immaginato un sistema continuo di parchi e giardini, legati tra loro da corridoi verdi realizzati sulle fasce di rispetto dei binari, e chi pensa che la circle line possa trasformare Milano in una città prevalentemente car free. C’è chi disegna i sette scali come “broli”, nuove aree verdi su cui costruire la riforma urbana di Milano, chi pensa che ognuno di essi debba essere visto come una microcittà in grado di relazionarsi a tematiche specifiche, e chi immagina un ruolo centrale dell’acqua nello sviluppo del territorio.

I cinque scenari possibili per la Milano di domani realizzati da cinque team internazionali saranno esposti fino al 9 aprile al Fondo Corsa allo Scalo di Porta Genova. Un allestimento creato ad hoc, vicino alla passerella Biki, per mostrare alla città i risultati del workshop dello scorso dicembre “Dagli scali, la nuova città”, l’iniziativa organizzata da FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) in collaborazione con il Comune di Milano e il patrocinio della Regione Lombardia allo Scalo Farini che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone.

“Cinque scenari in mostra a Milano”, espone i lavori dei team EMBT (guidato da Benedetta Tagliabue), Mecanoo (Francine Houben), studio SBA (Stefano Boeri), MAD Architects (Ma Yansong) e CZA (Cino Zucchi), possibili visioni di una città che grazie alla riqualificazione dei suoi scali dismessi potrà realizzare una profonda ricucitura e valorizzazione degli oltre un milione di metri quadri di territorio. Modi diversi di interpretare la Milano di domani, ma con alcuni punti di convergenza. Le esigenze di verde pubblico, housing sociale e mobilità sostenibile, espresse sia nella delibera di iniziativa consiliare, sia durante il workshop allo Scalo Farini, oltre all’opportunità di valorizzare gli spazi per i giovani e per lo sport, sono state infatti declinate in tutti e cinque gli scenari immaginati per le aree di Farini, Porta Genova, Porta Romana, Lambrate, Greco, Rogoredo e San Cristoforo.

Gli scenari rappresentano un ulteriore contributo alla discussione sulla riqualificazione degli scali ferroviari che fino ad oggi ha visto il coinvolgimento di oltre 10mila persone che hanno partecipato a commissioni consiliari, sopralluoghi, incontri nei municipi e  dibattiti pubblici. La mostra, inaugurata questo pomeriggio, sarà visitabile dalle 10 alle 22 per tutta la settimana del Fuorisalone, giorni tradizionalmente di grande affluenza nella zona di Porta Genova, per coinvolgere più cittadini possibile nel dibattito sul futuro degli scali ferroviari.  Dal 4 al 9, inoltre, ogni giorno alle 19, uno dei cinque team leader presenterà a turno il proprio scenario, ad eccezione del 6 sera, quando saranno tutti riuniti al Fondo Corsa per un dibattito pubblico sulla città che verrà.                                               

I cinque scenari descritti dai team

TEAM MEACANOO - Ripensare gli scali ferroviari come catalizzatori di vita sostenibile
Che cosa succederebbe se si utilizzassero gli scali e le loro infrastrutture di connessione come strumento per migliorare la mobilità di Milano e generare nuove opportunità per l’intera città? Immaginiamo gli scali come hub multimodali e luoghi in cui tutte le generazioni - a Milano e non solo - possano vivere, lavorare e incontrarsi, collegati tramite mezzi di trasporto pubblico e tramite una rete capillare di piste ciclabili e percorsi verdi, non solo a livello locale ma anche a scala regionale. Gli scali saranno i catalizzatori di una radicale trasformazione a Milano, creando la città circolare e sostenibile del futuro, una città fondata sulla connettività di persone, di spazi, di opportunità e di ambizioni. La nostra vision si fonda su cinque principi per uno sviluppo sostenibile della città: ripensare gli scali come catalizzatori per una vita sostenibile; trasformare l’area intorno agli scali in una zona chiusa al traffico urbano, influenzando la città nel suo complesso; ripensare la ‘circle-line’ come ‘luogo’ che collega invece di dividere; ripensare Milano come una città inclusiva; gli scali come ‘landmark’ della mobilità lungo la circle-line.


TEAM MAD - Memoria e Futuro: Milano Rinasce
La riqualificazione di alcuni dei più significativi scali ferroviari della città di Milano è la vasta tematica urbana che il capoluogo lombardo ha oggi l’opportunità di analizzare.  La visione progettuale elaborata da MAD Architects, Memoria e Futuro: Milano Rinasce ha preso in analisi i sette siti oggetto dello studio, avendo l’opportunità di concepire un nuovo inizio per queste aree che verranno poste al servizio della cittadinanza, dei quartieri limitrofi e dell’intera realtà metropolitana. Il tema della rigenerazione urbana gioca un ruolo chiave nell’approccio della pianificazione futura e nella definizione delle linee guida che porteranno alla realizzazione dei nuovi interventi. Ogni singolo scalo rappresenta nella sua unicità l’occasione per creare delle micro-città in grado di relazionarsi a tematiche specifiche. Secondo questa logica nascela Città delle connessioni, la Città del verde, la Città del vivere, la Città della cultura, la Città dell’economia.


TEAM CZA - Sette Bellissimi Broli. Le metamorfosi di Milano
Se anche la città fosse una “grande macchina”, non possiamo buttarla via come facciamo con un vecchio cellulare. Al suo interno la vita si adatta continuamente agli spazi e agli edifici esistenti, ed essi si modificano per poter ospitare nuovi bisogni. Molti edifici e spazi di Milano - come Palazzo Marino, la Ca’ Granda o Brera - ospitano attività del tutto diverse da quelle originarie. Oggi il nucleo urbano di Milano non può che essere visto in rapporto a un territorio articolato ed esteso, eppure esso è dotato di un carattere preciso, frutto di una storia lunga e complessa; lo spazio aperto come matrice ambientale, la cerchia dei nuovi Broli, luogo di dialogo tra scala metropolitana e quartieri, funzioni e tempi della città, il carattere dei luoghi.


TEAM SBA - Un Fiume Verde per Milano
Il Fiume Verde è un progetto di riforestazione urbana che Stefano Boeri Architetti, insieme ad un team multidisciplinare (ARUP, Quinzii Terna Architettura, MIC – Mobility in Chain e Studio Laura Gatti) propone in risposta alla consultazione su “Scali Milano” indetta da Fs Sistemi Urbani per la formulazione di cinque visioni sul futuro degli scali merci di Milano. Il Fiume Verde mira a realizzare sul 90% dei sette scali un sistema continuo di parchi, boschi, oasi, frutteti e giardini ad uso pubblico - legati tra loro dai corridoi verdi e ciclabili realizzati sulle fasce di rispetto dei binari ferroviari. Nel rimanente 10% si potranno costruire bordi urbani ad alta densità in grado di ospitare le attività che oggi mancano nei quartieri di Milano: soprattutto residenze e spazi di studio/laboratori per i giovani (young professional housing e student hotels), ma anche servizi culturali e di assistenza al cittadino (biblioteche, ambulatori, asili), oltre che edilizia sociale e di mercato. Un sistema di architetture, luoghi pubblici e Torri Metropolitane verdi, caratterizzato da un’altissima varietà nei modi di abitare e dalla commistione delle funzioni. Il Fiume Verde attraverserà ad anello il corpo urbano di Milano, a metà strada tra le espansioni di fine '800, i Corpi santi e le prime periferie del ‘900 e ospiterà al suo interno un anello per la mobilità pubblica (M6 di superficie) e una infrastruttura metropolitana per l'utilizzazione a fini geotermici delle acque di falda. Con la realizzazione della M6 lungo il Fiume Verde, Milano diventerà la quinta citta europea per estensione della rete di trasporti pubblici.


TEAM MIRALLES TAGLIABUE EMBT - Miracoli a Milano
I sette scali ferroviari per i quali il Team Miralles Tagliabue EMBT é stato chiamato a dare una “vision”,  sono la testimonianza dell’etá d’oro delle ferrovie milanesi. L’Acqua dará continuitá alla vision e sará veicolo  per l’intero processo di rigenerazione: sará il “miracoloso” elemento che riconnetterá Cittá, Natura e Storia e renderá il contesto urbano un luogo piú confortevole e felice. Sará come avere un nuovo miracolo a Milano. Anzi sette. Ognuna delle aree avrá una propria Identitá. Farini sará quindi lo Scalo dell’Acqua; Porta Genova sará lo Scalo della Creativitá; San Cristoforo sará lo Scalo dell’AgriCultura. Lo Scalo di Greco – Breda sará un sorprendente centro attrattivo e ludico. Per lo Scalo della Luce il Team Miralles Tagliabue EMBT sogna gioiose passerelle pedonali a diverse quote che diventeranno installazioni luminose a grande scala, con spettacoli temporanei e permanenti dell’arte delle luminarie. Il Team EMBT immagina infine che Porta Romana diventi lo Scalo dell’Innovazione incentivando la proiezione di quest’area a futuro dei giovani e della cittá. Infatti, potrebbero insediarsi qui imprese giovani e start-up, in edifici dotati di spazi flessibili, luminosi e sostenibili, che saranno più prossimi ai principali accessi all’area, cioé alle fermate della linea M3. Rogoredo sará lo Scalo dei Giovani. Qui le nuove generazioni avranno possibilità di incontro e saranno invitate ad esprimersi per creare cose nuove e positive. Lambrate, infine, sará lo Scalo del Design. La Casa del Design,  edificio simbolico ed iconico, fornirá gli spazi ad iniziative cittadine, di associazioni e dell’amministrazione comunale.

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