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È stato reso ieri da parte della Conferenza Unificata il parere favorevole sullo schema di decreto correttivo del Codice dei Contratti Pubblici.
La Conferenza, dove è intervenuto per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, ha mostrato apprezzamento sulle modifiche apportate, condividendo nella sostanza l’impianto del testo che mira a correggere alcune rigidità registrate nell’applicazione pratica.
LE MODIFICHE RICHIESTE DA ANCI, UPI E REGIONI. Le modifiche richieste da Anci, Upi e Regioni hanno riguardato una decina di temi, quali la programmazione e la progettazione, le procedure sottosoglia, il costo della manodopera, gli obblighi informativi, la commissione giudicatrice ANAC per gli appalti affidati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, gli ambiti territoriali e l’ aggregazione e gli appalti nei servizi sociali, su cui si è giunti ad una condivisione con il Governo.
TRE RICHIESTE. In sede di Conferenza il parere è stato, dunque, favorevole e condizionato all’accoglimento di sole tre richieste che riguardano la partecipazione delle PMI, l’eliminazione della previsione secondo cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai fini della ricezione dei programmi biennali per gli acquisti dei beni e servizi, nonché dei relativi aggiornamenti, si avvale dei sistemi informativi del Ministero dell’economia e delle finanze e l’innalzamento della soglia da un milione a due milioni di euro per il ricorso al minor prezzo. Su tali questioni, che potrebbero presentare profili di criticità in ordine alla delega o alla compatibilità con la normativa in materia di concorrenza, il Governo ha fatto presente in sede di Conferenza che sarà il Parlamento a valutare la possibilità di ulteriori modifiche in tal senso, trattandosi di un testo aperto su cui le Camere dovranno ancora esprimersi.
Leggi anche: “Correttivo al Codice dei Contratti, l'Anci plaude la modifica sull'appalto integrato”

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