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Emissioni di gas serra del settore elettrico: il rapporto Ispra

L’efficienza contribuisce alla riduzione delle emissioni atmosferiche solo nel settore industriale, mentre nel settore terziario la diminuzione dei fattori di emissione per la produzione elettrica è compensata dall’incremento dei consumi elettrici

mercoledì 29 marzo 2017 - Redazione Build News

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L'Ispra ha pubblicato il rapporto “Fattori di emissione atmosferica di CO2 e altri gas a effetto serra nel settore elettrico”, che descrive l’andamento della produzione elettrica con particolare attenzione alle diverse fonti.

Sono stati elaborati i fattori di emissione atmosferica di anidride carbonica e altri gas a effetto serra per la generazione e i consumi di energia elettrica. I fattori di emissione per il settore elettrico sono indispensabili per la programmazione e il monitoraggio di misure di riduzione delle emissioni di gas serra, in relazione alle strategie di sviluppo del settore a livello nazionale e alle misure di risparmio energetico che è possibile adottare anche a livello di usi finali. Le emissioni di CO2 del settore elettrico sono state analizzate attraverso la decomposizione dei fattori determinanti.

Sono state applicate due metodologie di decomposizione (Structural decomposition analysis e Index Decomposition Analysis) ai dati aggregati del settore.

PRODUZIONE ELETTRICA LORDA DA FONTI RINNOVABILI. La produzione elettrica lorda da fonti rinnovabili è passata da 34,9 TWh nel 1990 a 108,9 TWh nel 2015 con un incremento particolarmente sostenuto dal 2008 fino al 2014 e una riduzione negli ultimi anni.

L’energia fotovoltaica mostra l’incremento più significativo: da 0,2 TWh a 22,9 TWh dal 2008 al 2015. Le emissioni di CO2 da produzione elettrica sono diminuite da 126,2 Mt nel 1990 a 93,6 Mt nel 2015, mentre la produzione lorda di energia elettrica è passata da 216,6 TWh a 283 TWh nello stesso periodo; pertanto i fattori di emissione di CO2 mostrano una rapida diminuzione nel periodo 1990-2015.

L’analisi della decomposizione mostra che storicamente l’aumento dell’efficienza tecnologica nel settore termoelettrico e il conseguente impiego di combustibili a minore contenuto di carbonio hanno avuto un ruolo determinante nella diminuzione delle emissioni di CO2 ma a partire dal 2007 l’apporto delle fonti rinnovabili assume una dimensione rilevante, con un contributo alla riduzione delle emissioni atmosferiche superiore a quanto registrato per le altre componenti. Per i consumi elettrici l’analisi della decomposizione mostra che l’efficienza contribuisce alla riduzione delle emissioni atmosferiche solo nel settore industriale che rivela una struttura piuttosto eterogenea per i diversi comparti, mentre nel settore terziario la diminuzione dei fattori di emissione per la produzione elettrica è compensata dall’incremento dei consumi elettrici. Nel settore domestico si ha un forte disaccoppiamento tra consumi elettrici e corrispondenti emissioni atmosferiche.

In allegato il rapporto Ispra

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