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Nel corso del 2016 la Guardia di Finanza ha individuato appalti pubblici irregolari per 3,4 miliardi di euro, con la denuncia di 1.866 soggetti di cui 140 tratti in arresto.
Il dato è contenuto nel “Rapporto Annuale 2016” delle Fiamme Gialle, presentato stamane a Roma, presso il Salone d’Onore della caserma “Sante Laria”, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan, del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen.C.A. Giorgio Toschi e di molte Autorità istituzionali.
NUOVO CODICE APPALTI. Nel settore degli appalti pubblici “la Guardia di Finanza, attraverso uno specifico Piano Operativo, assicura un importante presidio, sviluppando indagini di polizia giudiziaria, controlli amministrativi autonomi e collaborando con gli Organi di vigilanza tra i quali, in particolare, l’ANAC”, si legge nel Rapporto. “Il ruolo del Corpo quale principale referente operativo dell’ANAC nella vigilanza sugli appalti ha tra l’altro trovato piena conferma anche nel Codice dei contratti pubblici, licenziato nell’aprile del 2016. L’articolo 213, chiama, infatti, espressamente in causa la Guardia di Finanza ai fini dello sviluppo degli accertamenti delegati in questo settore dalla citata Autorità”.
Il supporto operativo alla Magistratura e all’Autorità anticorruzione nelle attività di competenza “è assicurato dall’apposito dispositivo organizzativo costituito, a livello centrale, dal Nucleo Speciale Anticorruzione e, in sede periferica, dalle Sezioni/Drappelli Anticorruzione dei Nuclei di Polizia Tributaria. Tale dispositivo, tra l’altro, è impegnato anche nel contesto degli approfondimenti in corso, scaturiti a seguito degli eventi sismici che hanno colpito le Regioni dell’Italia centrale la scorsa estate”.
In allegato il rapporto

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