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Emanare al più presto il decreto di attuazione del Regolamento Ue 517/2014 sui gas fluorurati che andava varato entro il 31 dicembre scorso. Allo scopo di evitare ulteriori difficoltà alle imprese che operano su impianti contenenti f-gas, già alle prese con ritardi burocratici e costretti a non indifferenti oneri economici. E per aggiornare le disposizioni in materia di sanzioni. Lo chiede la CNA in una lettera indirizzata al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e firmata dal presidente della Confederazione, Daniele Vaccarino.
“Già nella fase di emanazione della normativa vigente – si legge nella lettera – il percorso di attuazione è stato gestito con notevole ritardo (quasi sei anni per emanare il Dpr). E’ stato introdotto un sistema di certificazione obbligatoria che ha imposto alle piccole imprese un aggravio di procedure operative, di burocrazia e di costi. Le stesse imprese si ritrovano nuovamente con un quadro legislativo incompleto che rischia di lasciare gli operatori del settore al di fuori delle regole comunitarie”.
Il nuovo regolamento può “rappresentare l’occasione per risolvere le criticità evidenziate e più volte sottoposte alle strutture del ministero, in maniera da consentire alle imprese – aggiunge – di poter ottemperare alle disposizioni di un quadro legislativo più semplice, meno oneroso sia dal punto di visto economico che burocratico e maggiormente fruibile - si conclude la lettera della CNA - per un sistema imprenditoriale costituito da imprese di piccola dimensione”.

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