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Come abbiamo già più volte sottolineato, vivere in edifici sostenibili riduce il rischio del manifestarsi di alcuni disturbi psico-fisici. La qualità ambientale interna (IEQ) è un parametro fondamentale per garantire buone condizioni di salute degli occupanti. Un recente studio intitolato ‘The impact of working in a green certified building on cognitive function and health’ pubblicato sulla rivista Building and Environment compie un ulteriore passo in avanti. I risultati più interessanti sono due: il primo lega la qualità dell’ambiente interno alle funzioni cognitive, che migliorano enormemente all’aumentare della salubrità del costruito e queste differenze emergono, questo il secondo risultato, anche tra edifici ugualmente definibili efficienti e sostenibili.
Il test
Il test realizzato dai ricercatori ha riguardato un campione di 109 persone che hanno occupato per una settimana lavorativa 10 edifici ad alte prestazioni: 5 certificati e 5 no. I lavoratori sono stati sottoposti durante il periodo di occupazione a dei test cognitivi sempre più impegnativi e nello stesso momento venivano monitorati i paramenti della qualità ambientale interna.
Gli occupanti degli edifici “verdi” certificati hanno avuto un punteggio più alto mediamente del 26,4% nei test. Hanno inoltre dormito meglio e riportato il 30% in meno dei cosiddetti sintomi da ‘edificio malato’ rispetto ai volontari che hanno occupato gli edifici non certificati.
Qual era la differenza fra le due tipologie edilizie?
Gli edifici non certificati quelli certificati avevano valori di qualità dell’aria (IAQ) piuttosto simili. Gli edifici certificati avevano un isolamento acustico migliore, erano mediamente più luminosi (374 lux vs 163 lux) e più secchi (38,4% vs. 45,9%). Tuttavia soltanto la differenza fra i valori di umidità relativa era realmente significativa.
Tra i parametri valutati nella IEQ degliedifici, le maggiori differenze sono state osservate per l'umidità relativa. Gli edifici non certificati sono risultati più frequentemente al di fuori della zona di comfort termico stabilita dall’ASHRAE Standard 55 a causa degli alti livelli di umidità.
Benessere generale
Oltre al miglioramento dei punteggi nelle funzioni cognitive, gli occupanti degli edifici certificati hanno riportato un migliore benessere generale. Si sono dimostrati più soddisfatti dell’illuminazione naturale ed elettrica nella loro area di lavoro, non hanno rilevato disagi in merito alla temperatura dell’ambiente (caldo o freddo) e alla qualità dell’aria (secca o umida). E una volta tornati a casa dal lavoro non hanno riportato nessun sintomo riconducibile alla permanenza in un ambiente interno insalubre.

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