


-
Basilicata: approvata in III commissione consiliare una prop...
-
Superbonus 110%: le Faq del Governo
-
Superbonus 110%: accordo Ance - Unicredit per semplificare l...
-
Codice dei contratti pubblici: il Governo impugna la legge n...
-
Piemonte: nelle commissioni locali per il paesaggio anche ge...
-
Prestazioni di progettazione “autonome” rispetto all'opera a...
-
Tempi per appalti: l'Italia al penultimo posto in Ue davanti...
-
Ue: proposta di costituire un Osservatorio europeo sui ritar...
-
CNI e INAIL a confronto sulla gestione della sicurezza nell’...
-
Superbonus 110%: lo spot video del Governo
-
Superbonus 110%: Cattolica Assicurazioni attiva la cessione ...
-
Grandi opere da commissariare: ecco l'elenco dei commissari....
-
Sostituzione di serramenti incentivata attraverso il bonus r...
-
Divieto di installazione in Lombardia di generatori di calor...
-
Linee Guida per la Qualità dell’Architettura: ecco il testo ...
-
Sardegna: Piano casa in vigore fino al 31 dicembre 2023
-
Utilizzo credito d'imposta prima casa: l'Agenzia delle entra...
-
Abruzzo: nuovi fondi per l’efficientamento energetico degli ...
-
Superbonus 110%, online il sito governativo dedicato con pos...
-
Certificazione F-Gas, accordo tra CNA Impianti e APAVE Itali...
-
Superbonus 110% e cessione del credito: chiarimento su incap...
-
Come si calcola il fabbisogno dell’involucro edilizio second...
-
Veneto: aggiornato elenco delle zone sismiche e nuova mappa
-
Opere pubbliche prioritarie, Conte: “Ora c'è la lista dei co...
Tra le opere di edilizia libera, cioè le attività per le quali non è più necessaria la comunicazione di inizio lavori, sono incluse le opere di manutenzione ordinaria, ovvero riparazione, rinnovamento, sostituzione di finiture di edifici, opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza impianti tecnologici esistenti; gli interventi di installazione di pompe di calore di potenza termica inferiore a 12 kW; l'installazione di pannelli solari e fotovoltaici in edifici fuori dai centri storici; le opere di pavimentazione o finitura di spazi esterni; la realizzazione di aree ludiche senza scopo di lucro; l'installazione di elementi di arredo nelle aree pertinenti l’edificio.
Lo stabilisce il ‘Decreto Scia 2’ - Dlgs. 25 novembre 2016, n. 222 – entrato in vigore l'11 dicembre scorso (LEGGI TUTTO).
Il provvedimento va a modificare ed integrare il Testo unico dell’edilizia e contiene la mappatura completa e la precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento di mera comunicazione o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o di silenzio assenso, nonché la definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate tipologie di intervento. La finalità è quella di garantire omogeneità in tutto il territorio nazionale mettendo fine al problema di comunicazioni differenziate nei diversi Comuni.
ADDIO A DIA E CIL. Scompaiono la Dia (Denuncia di Inizio Attività) e la Cil (Comunicazione di Inizio Lavori) e sono individuate le cinque procedure edilizie principali: attività di edilizia libera, Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), permesso di costruire e Scia alternativa al permesso di costruire.
SCIA ALTERNATIVA AL PERMESSO DI COSTRUIRE. Va presentata la Scia alternativa al permesso di costruire, con inizio dei lavori entro 30 giorni dalla presentazione, in caso di ristrutturazioni pesanti, interventi di nuova costruzione in esecuzione di strumenti urbanistici generali e ristrutturazione edilizia disciplinata da piani attuativi. E’ obbligatoria inoltre nel caso di nuova costruzione edilizia. Per il soggetto che ha presentato la Scia viene fissato in 15 giorni dalla fine dei lavori il limite per richiedere il certificato di agibilità o un’autorizzazione sottoscritta da professionista.
CILA. Occorre invece utilizzare la Cila nei seguenti casi: restauro e risanamento conservativo che non interessano parti strutturali dell’edificio; manutenzione straordinaria leggera, ovvero interventi edilizi che non alterino la volumetria, che non modifichino la sagoma e i prospetti e che non riguardino le parti strutturali dell’edificio.
GLOSSARIO UNICO ENTRO IL 9 FEBBRAIO 2017. Entro il 9 febbraio 2017 è prevista l’emanazione del Glossario Unico che dovrà essere approvato con Decreto Interministeriale previa intesa in Conferenza Unificata. Il glossario conterrà l’elenco delle principali opere edilizie, con l’individuazione delle categorie di intervento a cui le stesse appartengono e del regime giuridico a cui sono sottoposte. Le Regioni e gli Enti locali avranno tempo fino al 30 giugno 2017 per adeguarsi alle nuove disposizioni.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.