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Realizzazione di un piano formativo in materia di appalti pubblici: è quanto prevede un protocollo d'intesa – IN ALLEGATO – tra il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per la coesione territoriale, la Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA) e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Il nuovo codice appalti (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50) introduce un apposito sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti teso a valutare il complesso delle attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro sulla base di diversi requisiti, quali la capacità di programmazione e progettazione, la capacità di affidamento e la capacità di verifica sull'esecuzione e controllo dell'intera procedura, individuati, tra l’altro, sulla base del sistema di formazione ed aggiornamento del personale che opera all’interno della stazione appaltante.
Il 22 aprile scorso, con nota a firma congiunta del Capo del Dipartimento per le politiche europee e del Direttore generale dell’Agenzia, è stata trasmessa alla SNA la proposta di realizzazione di un piano di formazione sulla nuova disciplina degli appalti pubblici e dei contratti di concessione per il rafforzamento della professionalità e della capacità delle stazioni appaltanti.
Con il presente Protocollo le parti si impegnano a collaborare, ciascuna per la parte di rispettiva competenza, per la realizzazione del suddetto piano formativo dal secondo semestre 2016 al primo semestre 2017.
Il piano formativo si articola in una formazione a carattere generale, da erogare attraverso strumenti di e-learning alla quale potrà accedere il personale di tutte le stazioni appaltanti, ed in una formazione specialistica diretta a sviluppare le competenze necessarie del personale delle stazioni appaltanti e, in particolare, dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza.

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