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“Un ulteriore pesante aggravio di costi per le aziende del settore edile che con l’inizio del nuovo anno dovranno versare, se dovessero licenziare un dipendente, una somma pari a euro 489,95 per ogni anno di lavoro prestato dal lavoratore, fino ad un massimo di 3 anni, quindi un importo pari a 1.500 euro per 36 mesi di lavoro”.
Dino Piacentini, presidente dell’Aniem (Associazione delle pmi edili di Confimi Industria), interviene sul “ticket” dei licenziamenti, che fatto salve proroghe dell’ultima ora entrerà in vigore a pieno titolo il 1 gennaio 2017.
“Tale norma – aggiunge Piacentini - comporterà un’ulteriore penalizzazione per le aziende del settore, già soggette, come noto, ad un perdurare della crisi congiunturale del sistema dell’edilizia ed assillate dalla grave crisi di liquidità, tra l’altro acuita dai provvedimenti normativi e dai ritardi nei pagamenti dei lavori pubblici eseguiti.”
Secondo il presidente di Aniem il ticket in questione “si rivela tanto più ingiusto ed iniquo perché non tiene conto della peculiarità del settore edile, caratterizzato da rapporti di lavoro più frammentari che si instaurano e si interrompono più frequentemente per via della cessazione delle attività di cantiere. A ciò aggiungo – conclude Piacentini - che le aziende edili già versano, mensilmente sulle retribuzioni imponibili, una quota percentuale di circa il 2% per l’indennità di disoccupazione del lavoratore. Ed è per questo che siamo fiduciosi che il Ministro Poletti dia seguito alla nostra nota dei giorni scorsi, affinché si faccia portavoce di una nuova proroga”.

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