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Dal 10 al 12 novembre la prima edizione del GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo

Si svolgerà a Piacenza Expo la prima edizione della Mostra Convegno italiana dedicata unicamente al comparto del calcestruzzo e alle sue tecnologie

giovedì 6 ottobre 2016 - Redazione Build News

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Nasce una nuova fiera nel panorama espositivo italiano: il Gic - Giornate italiane del calcestruzzo, la prima edizione della Mostra Convegno italiana dedicata unicamente al comparto del calcestruzzo e alle sue tecnologie, che si svolgerà a Piacenza Expo dal 10 al 12 novembre. In vetrina l'intera filiera del calcestruzzo: produzione, messa in opera, manufatti e strutture prefabbricate, calcestruzzo preconfezionato, grandi opere, ripristino e riqualificazione delle strutture in calcestruzzo armato.

Nell'intera filiera del calcestruzzo il know-how e la tecnologia italiana sono riconosciuti e apprezzati a livello mondiale. Il Gic - Giornate Italiane del Calcestruzzo - è un'occasione per raccoglierle finalmente in un'unica vetrina dedicata all'intero settore. La formula di una manifestazione verticale dedicata al calcestruzzo non è del tutto nuova, ma è mediata dall'estero, dove da anni viene proposta con successo. In Germania per esempio i BetonTage sono ormai giunti alla 60° edizione e richiamano un sempre maggior numero di aziende espositrici e visitatori. Il Gic - Giornate Italiane del Calcestruzzo - nasce proprio dall'esigenza di arricchire il panorama fieristico italiano guardando al futuro del settore. «Per quantità di costruttori e distributori di macchine, attrezzature, tecnologie, prodotti chimici e manufatti in calcestruzzo - sottolinea Fabio Potestà, direttore della Mediapoint & Communications, organizzatrice del Gic - l'Italia merita un evento fieristico dedicato, che possa diventare un appuntamento biennale irrinunciabile anche per gli operatori stranieri». La Mediapoint & Communications da anni gestisce in Italia alcune tra le più importanti riviste internazionali nei settori delle costruzioni e della prefabbricazione in calcestruzzo ed è coinvolta tra l'altro in altre due fiere di nicchia, sempre ovviamente a Piacenza Expo: il Geofluid e il GIS-Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, la cui prossima edizione si terrà dal 5 al 7 ottobre 2017.

Il Gic - Giornate Internazionali del Calcestruzzo - ha ottenuto il patrocinio dell'Osservatorio sul Calcestruzzo e sul Calcestruzzo Armato (il più importante organismo istituzionale del settore) e il patrocinio di oltre 30 associazioni italiane di categoria che rappresentano una filiera estremamente ramificata e variegata per tipologia di attività, tecnologie e prodotti. Molte delle associazioni partner del Gic riuniscono tra l'altro imprese che hanno necessità di strutture, superfici e manufatti in calcestruzzo per lo svolgimento della loro attività. E' il caso di Assologistica, ma anche della Assoporti e della Assiterminal che per le banchine e i piazzali riservati allo stoccaggio dei container richiedono pavimentazioni in calcestruzzo con specifiche esigenze di progettazione, costruzione e manutenzione.

Importante anche il convegno organizzato dalla Alig-Associazione Laboratori di Ingegneria e Geotecnica sul tema "La sicurezza d'uso del patrimonio edilizio e delle infrastrutture, viarie e ferroviarie, esistenti. La Normativa, i Laboratori di prova, i Professionisti nella valutazione della vulnerabilità e del degrado delle strutture" nonché quello organizzato in collaborazione con la AIF-Associazione Imprese Fondazioni riguardante i “Calcestruzzi nelle opere di fondazioni speciali”.

Un altro segmento significativo rappresentato al Gic è quello delle pavimentazioni aeroportuali, che sarà tra l'altro oggetto di uno specifico convegno. Altrettanto rilevante anche il comparto delle infrastrutture ferroviarie, che sarà rappresentato attraverso i patrocini del Cifi-Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani e della Anceferr-Associazione Nazionale Costruttori Edili Ferroviari Riuniti, che si faranno interpreti di un ampio numero di aziende che costituiscono questo mercato di nicchia.

PREMI ALLE ECCELLENZE DEL SETTORE: GLI ICTA - ITALIAN CONCRETE TECHNOLOGY AWARDS. Nell'ambito del Gic è previsto anche un riconoscimento per le aziende e gli imprenditori italiani che negli ultimi 18 mesi si sono particolarmente distinti per la loro attività. Nella cornice di una conviviale cena di gala organizzata presso la bellissima Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza, nella serata di venerdì 11 novembre, il secondo giorno della manifestazione, si svolgerà la consegna degli Icta - Italian Concrete Technology Awards - un concorso organizzato per offrire visibilità alle aziende italiane che operano nel settore del calcestruzzo e della prefabbricazione, per premiarne la professionalità, lo sviluppo tecnologico e il ruolo strategico che svolgono come fattore di traino per l'intera economia nazionale. In un contesto di crisi e di difficoltà di ripresa, un segnale positivo e ottimistico per promuovere il "made in Italy" e premiare le eccellenze individuali e imprenditoriali, cogliendo i segnali di innovazione e sviluppo che provengono dal nostro tessuto economico.

I premi sono distinti in tre categorie: Messa in Opera, Produzione e Innovazione, articolate in alcune sottocategorie, oltre ad un premio alla carriera, destinato agli imprenditori e ai professionisti che si sono particolarmente distinti per qualità manageriali nelle imprese di costruzioni, di prefabbricazione e di produzione di cementi, addittivi e calcestruzzi. Verranno inoltre premiati per la loro professionalità gli operatori commerciali di costruttori e distributori italiani di macchine, attrezzature e impianti e i commerciali di produttori e distributori di materiali e additivi.

UN SETTORE IN RIDIMENSIONAMENTO. La flessione prolungata dei livelli produttivi - secondo i dati estrapolati dal rapporto 2016 Atecap - l'Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato - ha modificato strutturalmente in negativo il potenziale e le prospettive sia dell'economia italiana, sia del comparto del calcestruzzo, che dopo nove anni di contrazione ininterrotta dei volumi produttivi si trova a fare i conti con un mercato nuovo e sicuramente più contenuto: il 2015 si è affermato come il nono anno consecutivo di contrazione nei volumi prodotti di calcestruzzo preconfezionato che si sono attestati a ca. 25 milioni di metri cubi, segnando un dato di chiusura negativa a due cifre (-10,1%) rispetto all’anno precedente. Nonostante la drastica contrazione del mercato, l'Italia rappresenta comunque un player importante nel panorama europeo.

Diverso è lo scenario futuro: la previsione per la produzione di calcestruzzo preconfezionato per il 2016 è di +1,1%, dunque si stima un rallentamento del calo di produzione che comunque significherebbe l’interruzione del trend negativo registrato ininterrottamente per nove anni. Tale stima si basa sulla valutazione degli effetti dell’impianto della Legge di Stabilità sul comparto del calcestruzzo preconfezionato da cui emerge la volontà di basare la ripresa dell’economia italiana anche su interventi di grande interesse per il settore delle costruzioni che coinvolgono i principali driver del mercato del calcestruzzo preconfezionato. Le prospettive di investimento future sembrano comunque riguardare più il mercato del recupero, della manutenzione e della riqualificazione piuttosto che interessare gli investimenti in nuove abitazioni e le costruzioni non residenziali.

Anche per quanto riguarda la filiera del cemento e del calcestruzzo, il valore della produzione delle aziende rappresentate da Federbeton sul totale degli investimenti in costruzioni è diminuito nel corso degli ultimi anni, passando dal 8,5% del 2009 al 7,8% del 2014. Ciò è in parte riconducibile ai differenti andamenti registrati, nel periodo considerato, dal comparto residenziale nuovo e dalla manutenzione. Quest’ultimo, beneficiando del sostegno degli incentivi statali ha in parte attenuato l’andamento negativo della produzione nelle costruzioni, impattando poco sulla filiera del cemento e del calcestruzzo. Questa dinamica è riscontrabile anche analizzando in dettaglio i materiali della filiera. Pur rallentando la propria caduta rispetto agli anni precedenti, le consegne interne di cemento in Italia, materiale base del comparto, si sono attestate nel 2015 intorno a 18,8 milioni di tonnellate con una diminuzione del 3% sul 2014 e del 58% dal picco registrato nel 2006.

L’analisi per macro area evidenzia un andamento più negativo per il nordovest (-7% anche per la definitiva chiusura dei lavori Expo 2015) e per il nordest (-6,6%), una leggera performance negativa per il centro (-1,2%) e un valore positivo per il sud (+2,1%) che beneficia di una sostanziale ripresa degli investimenti in opere pubbliche infrastrutturali. Analogo andamento negativo presentano anche la calce e il gesso (-7,1% nel 2015).

I prefabbricati in calcestruzzo e le malte evidenziano, al contrario, variazioni positive rispettivamente del 5,9% e del 3,7%. Mentre i primi, sebbene in un contesto di costante peggioramento dal 2008 e con un mercato che in valore si è ridotto di oltre il 70% , assistono a una timida ripresa della domanda di immobili industriali, commerciali e destinati al terziario, giustificata dal buon andamento dei permessi di costruzioni relativi all’edilizia non residenziale (+15,1% nel II trimestre del 2015), la buona performance delle malte (+3,7%) è influenzata dal trend positivo delle ristrutturazioni edilizie, unico comparto nel mercato delle costruzioni che non ha subito crisi in questi anni.

Considerando il settore delle costruzioni nella sua globalità, lo scorso anno ha rappresentato l’ottavo anno consecutivo di crisi e dal 2008 al 2015 il settore ha perso il 34,8% degli investimenti. Analizzando i singoli comparti, per la nuova edilizia abitativa la flessione è stata del 61,1%, per l’edilizia non residenziale privata del 35,0%, per le opere pubbliche del 48,7% (-54,7% dal 2005 al 2015). L'unica eccezione è rappresentata proprio dal comparto della riqualificazione degli immobili residenziali, che ha rappresentato il 36,3% degli investimenti in costruzioni e che mostra una tenuta dei livelli produttivi (+19,4%) grazie anche all’effetto di stimolo derivante degli incentivi fiscali (55% e 65%) relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica. (Fonte: Rapporto Atecap 2016)

Info: http://www.gic-expo.it/

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