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Per la depurazione delle acque reflue, il Ministero dell'Ambiente ha adottato uno specifico Piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, con un Fondo di circa 90 milioni di euro nello stato di previsione del dicastero (10 milioni per il 2014, 30 per il 2015 e 50 per il 2016).
Lo ha spiegato il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti in risposta a una interrogazione alla Camera.
“La ripartizione del Fondo, che ha ricevuto parere favorevole della Conferenza unificata, non tiene conto delle Regioni del Mezzogiorno, beneficiarie dei fondi della delibera CIPE 60/2012, che destina oltre 1,6 miliardi a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione”, ha precisato Galletti.
“Ad oggi risultano trasferiti oltre 28,5 milioni alle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto. Per Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Liguria il trasferimento ha riguardato anche la quota relativa all’annualità 2016. La Toscana ha in corso il perfezionamento della richiesta di trasferimento.
Ad oggi non hanno presentato domanda, a causa della mancata aggiudicazione dei lavori, le Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Provincia Autonoma di Trento e Umbria. Con queste, comunque, il Ministero interloquisce continuamente per sollecitare e accelerare le procedure.
Nel caso dell’Emilia Romagna – ha concluso il ministro - l’unico intervento è cofinanziato con fondi del Ministero per una quota del 30% del costo totale e non si è proceduto ancora al trasferimento delle risorse in quanto risulta aggiudicata solo una parte dell’intervento.”

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