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Sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna n. 268 di oggi lunedì 29 agosto 2016, è pubblicato il bando relativo all’Operazione 6.4.02 del Psr 2014-2020 “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative”, che stanzia 11,157 milioni di euro.
Destinatarie del bando sono le aziende agricole di tutto il territorio emiliano-romagnolo che potranno presentare domanda entro l’8 novembre. Le risorse permetteranno di finanziare, con contributi tra il 20 e il 50% della spesa ammissibile, impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia e/o calore.
GLI IMPIANTI FINANZIABILI. Diversi gli interventi previsti: centrali termiche alimentate a cippato o pellets, impianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica o elettrica; impianti per la produzione di energia solare, eolica, idrica. Potranno anche essere realizzate piccole reti per la distribuzione di energia o lo stoccaggio dell’energia prodotta dagli impianti finanziati.
In tutti i casi dovranno essere impianti di piccole dimensioni (con potenze massime di 3 o 1 MWt), ma tali da produrre energia in quantità superiore ai consumi aziendali, così da poter essere, almeno in parte venduta o ceduta a terzi.
La materia prima che alimenterà le strutture (nel caso di sottoprodotti o scarti aziendali, come ad esempio ramaglie o vinacce derivate dalla spremitura dell’uva ecc.), dovrà provenire dall’azienda stessa o da altre del territorio unite da un accordo di filiera, entro una distanza massima di 70 chilometri.
PRODURRE E VENDERE ENERGIA “VERDE” UTILIZZANDO I SOTTOPRODOTTI E GLI SCARTI DELL’AGRICOLTURA. Non sono ammesse per l’alimentazione degli impianti coltivazioni dedicate. Nelle graduatorie sono previsti punteggi aggiuntivi, a parità di requisiti, per le aziende agricole di montagna e per gli agricoltori che abbiano usufruito nei precedenti cinque anni di un contributo per l’avvio di una nuova azienda.
Siamo di fronte a un’interessante opportunità di diversificazione e integrazione del reddito aziendale – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – in una fase in cui spesso gli agricoltori si trovano penalizzati da prezzi troppo bassi alla produzione. Allo stesso tempo si tratta di un provvedimento che va nella direzione di un’agricoltura sempre più amica dell’ambiente. Ricordo che per alimentare questi impianti non potranno essere utilizzate colture agricole dedicate, ma solo scarti e sottoprodotti, forniti dall’azienda stessa o da aziende limitrofe.
Info su: http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi/bandi-aperti

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