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Sbarca in Italia il primo sistema di rating per le infrastrutture sostenibili

Nato negli Stati Uniti, il Protocollo Envision è articolato in 60 criteri di sostenibilità (crediti), suddivisi in 5 categorie

lunedì 20 giugno 2016 - Redazione Build News

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Grazie alla collaborazione tra Icmq – organismo di certificazione e di ispezione leader nel settore delle costruzioni – e Mwh – società multinazionale di ingegneria e consulenza multidisciplinare, attiva nel campo dell’energia, dell’acqua, delle infrastrutture innovative e della gestione e conservazione delle risorse naturali - arriva in Italia Envision, il primo protocollo per la progettazione e realizzazione di infrastrutture sostenibili, attraverso un sistema di rating applicabile a qualsiasi tipologia di infrastruttura.

Il protocollo Envision prende vita nel 2012 dalla collaborazione tra Isi, Institute for Sustainable Infrastructure - un’organizzazione non profit di Washington nata per sviluppare sistemi di rating di sostenibilità per le infrastrutture civili - e lo Zofnass Program for Sustainable Infrastructure presso la Graduate School of Design alla Harvard University.

Il 2 marzo scorso si è tenuto a Milano il primo evento su Envision a cura di Icmq e Mwh, rivolto a progettisti, gestori di infrastrutture, Pubblica Amministrazione ed altre figure interessate. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano ha autorizzato il riconoscimento di 4 CFP all'evento per gli iscritti all’Ordine degli ingegneri.

COME FUNZIONA. Il protocollo Envision è articolato in 60 criteri di sostenibilità (crediti), suddivisi in 5 categorie: quality of life, leadership, resourse allocation, natural world, climate and risk.

Per ciascun progetto analizzato, Envision permette di definire e implementare metriche e approcci, attraverso l’applicazione dei crediti perseguiti, quantificando il posizionamento del progetto stesso rispetto all’obiettivo di sostenibilità e introducendo spunti per il miglioramento dell’opera.

L’approccio non è quello della certificazione, ma del riconoscimento: sono infatti messe a disposizione degli utenti checklist e scorecard di autovalutazione che permettono, attraverso un processo critico e rigoroso, di verificare se si sono considerati tutti gli approcci sostenibili e di coinvolgimento delle parti interessate.

Con Envision – ha spiegato il direttore generale di ICMQ Lorenzo Orsenigo – apriamo un altro fronte, offrendo alle committenze pubbliche e private di utilizzare un protocollo dettagliato e già sperimentato negli Stati Uniti, in grado di migliorare fin dalla sua fase di pianificazione e di progettazione i processi che riguardano la realizzazione di un’infrastruttura. L’articolazione del protocollo in cinque direttrici attinenti a 60 indicatori mette in condizione i promotori del progetto di impostare il percorso di relazioni con il contesto esterno, così come la gestione interna, prestando attenzione alle risorse e in una logica di sostenibilità.

Segnaliamo l’incontro che si terrà il 23 giugno a Bologna durante il quale verrà presentato nel dettaglio il protocollo Envision e saranno illustrate le prime esperienze italiane di utilizzo.
Per informazioni e iscrizioni, clicca qui
 
Altri eventi di presentazione  e di formazione sul protocollo sono in programma nei prossimi mesi. Per ulteriori informazioni su Envision: http://www.envisionitalia.it/

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