Efficientamento energetico

Dispacciamento, l'Autorità estende la platea alle FER non programmabili e alla generazione distribuita

In consultazione il documento dell'Aeegsi con gli orientamenti sulla prima fase di attuazione del progetto di riforma del mercato per il servizio di dispacciamento (MSD)

venerdì 10 giugno 2016 - Redazione Build News

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Con il documento per la consultazione 298/2016/R/eel l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico illustra i propri orientamenti in merito alla prima fase di attuazione del progetto di riforma del mercato per il servizio di dispacciamento (MSD) in cui si prevede il rapido allargamento - alla domanda, alle fonti rinnovabili non programmabili e alla generazione distribuita - della platea dei soggetti che possono partecipare alla fornitura di risorse di dispacciamento, pur in assenza di un quadro normativo europeo assestato.

La prima fase del progetto di riforma (RDE-1), dovendosi basare sulle regole e sulle modalità implementative (algoritmi) vigenti, implementa soluzioni non sempre ottimizzate e deve necessariamente considerarsi transitoria (biennio 2017-2018). Successivamente l'Autorità dovrà intervenire in ulteriori ambiti, per cui sono previsti successivi documenti di consultazione, sia per affrontare e risolvere in maniera organica le limitazioni ancora presenti nella prima fase che per completare il nuovo disegno di mercato.

Il documento affronta in particolare i seguenti aspetti:

- abilitazione delle unità di produzione e delle unità di consumo a MSD - al riguardo si ritiene che l'abilitazione a MSD debba rimanere obbligatoria per le unità di produzione che soddisfano i criteri già oggi definiti e che, invece, debba essere volontaria per le altre unità di produzione e consumo che potranno partecipare a MSD se in grado di rispettare nuovi requisiti tecnici individuati da Terna (inizialmente sono escluse le unità non trattate su base oraria e le utenze titolari di contratti di interrompibilità);

- criteri per la definizione degli aggregati - al riguardo si ritiene che la definizione degli aggregati - intesi come insiemi di punti di immissione e/o prelievo afferenti al medesimo punto di dispacciamento e costituenti unità virtuali abilitate alla partecipazione a MSD - debba continuare ad essere svolta da Terna a livello di Codice di Rete, sulla base di criteri definiti dall'Autorità. Non si prevede, in questa prima fase, la possibilità di aggregare unità di produzione e consumo, né che il confine geografico di aggregazione possa eccedere la zona di mercato.

- criteri per la definizione delle capacità di immissione e prelievo delle unità virtuali di produzione e consumo abilitate a MSD - al riguardo si ritiene opportuno prevedere che Terna definisca un limite inferiore alla capacità di immissione e prelievo relativamente alle unità virtuali di produzione e consumo, al di sotto del quale non sia possibile procedere all'abilitazione di detta unità a MSD (tale soglia minima potrebbe essere pari a 1 MW).

- processo di abilitazione per le unità abilitabili su base volontaria - al riguardo Terna dovrà descrivere in dettaglio nel Codice di rete la procedura necessaria per ottenere l'abilitazione su base volontaria da parte delle unità di produzione e consumo che ne facciano richiesta. L'abilitazione deve essere ottenibile per la fornitura anche di uno solo dei servizi attualmente previsti dal Codice di rete e deve essere consentita agli utenti del dispacciamento la possibilità di dichiararsi disponibili alla fornitura di un servizio "asimmetrico" ovvero che preveda esclusivamente un incremento (oppure decremento) del proprio profilo di immissione (oppure di prelievo). Si prevede, inoltre, un coinvolgimento informativo delle imprese di distribuzione, che tutte le unità che richiedono l'abilitazione dovranno essere telecontrollabili, e una procedura di pre-qualifica basata su test da remoto e anche prove in sito;

- criteri di priorità da adottare in presenza di più offerte di vendita caratterizzate da uno stesso prezzo - a fronte dell'introduzione di nuovi punti di dispacciamento prevede una revisione dei criteri di priorità da adottare in presenza di più offerte di vendita caratterizzate da uno stesso prezzo, in cui si inseriscano anche le offerte di vendita delle unità di produzione non rilevanti abilitate a partecipare a MSD;

- ruolo del GSE nella partecipazione a MSD - al riguardo si ritiene necessario svolgere ulteriori approfondimenti;

- modalità di offerta per le unità virtuali di produzione e consumo - al riguardo si ritiene che Terna definisca le modalità di offerta per le unità virtuali di produzione e consumo nel Codice di Rete;

- regolazione economica da applicarsi ai punti di dispacciamento - al riguardo si ritiene che la regolazione economica debba seguire i criteri attualmente vigenti;

- definizione del periodo rilevante ai fini del settlement - al riguardo poiché il periodo rilevante ai fini del settlement degli sbilanciamenti è fissato a 15 minuti per tutte le unità di produzione e consumo abilitate a MSD, si ritiene che tale valore debba essere confermato anche per le unità che richiedono l'abilitazione su base volontaria. Per le unità, virtuali e non, per le quali non è disponibile una misura quartoraria essa si dovrà ricostruire a partire dalla misura oraria disponibile, dividendo convenzionalmente per quattro il valore misurato;

- corrispettivo uplift per le UC abilitate - al riguardo si ritiene opportuno che i prelievi relativi alle unità virtuali di consumo abilitate su MSD non siano assoggettati al pagamento di una quota del corrispettivo uplift al fine di tenere conto dei vantaggi sistemici potenzialmente derivanti dalla loro partecipazione a MSD.

Il documento 298/2016/R/eel riporta, quindi, una sintesi degli interventi di rilievo correlati già attuati dall'Autorità, con riferimento agli obblighi in capo ai produttori, all'evoluzione della regolazione in materia di sistemi di accumulo, alla maggiore maggior osservabilità delle risorse presenti sulle reti di distribuzione e alle potenzialità dei misuratori da installare presso i punti di connessione in bassa tensione (smart meter 2G).

I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all'Autorità le proprie osservazioni entro il 15 luglio 2016.

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