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La Giunta regionale del Veneto ha approvato, nel corso della riunione di ieri, una circolare - a firma del presidente Luca Zaia - che sarà inviata a tutti i sindaci dei Comuni e ai presidenti delle Province del Veneto, per fornire chiarimenti ai fini della corretta applicazione dell’articolo 7 della legge regionale 16 marzo 2015, n. 4, sulle cosiddette “varianti verdi”.
“Abbiamo provveduto – spiega l’assessore regionale al territorio e ai parchi, Cristiano Corazzari – a redigere apposita circolare per superare eventuali dubbi interpretativi e garantire la corretta applicazione della normativa che, in sintonia con gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione regionale, punta al contenimento del consumo di suolo e a invertire il processo di urbanizzazione del territorio. In particolare, forniamo indicazioni in ordine alle possibili riclassificazioni delle aree, distinguendo tra Comuni provvisti di PAT e PI, Piano di Assetto del Territorio e Piano degli Interventi, e Comuni che tali strumenti non li possiedono e quindi operano ancora con PRG, Piano Regolatore Generale”.
“Le ‘varianti verdi’ – aggiunge l’assessore – consentono ai Comuni di effettuare, su proposta dei cittadini interessati, la restituzione all’uso agricolo o naturale dei suoli interessati attraverso la loro riclassificazione urbanistica. La norma anticipa, dunque, le finalità di una legge organica in materia, sollecitando, con un primo e temporaneo ‘rimedio’, l’adesione dei Comuni a politiche urbanistiche più attente alla riorganizzazione e alla riqualificazione del tessuto insediativo esistente”.
“Ma le ‘varianti verdi’ – conclude Corazzari – rispondono anche a quell’obiettivo di giustizia fiscale di non far più pagare ai cittadini le tasse per un terreno sul quale era prevista un’edificazione che, per motivi diversi, compresi quelli legati alla crisi economica, non è mai stata realizzata”.

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