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Con la sentenza n. 5630/2015 depositata il 10 dicembre, la sesta sezione del Consiglio di Stato ricorda che, secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza amministrativa, nelle gare d’appalto il prezzo base d’asta e, correlativamente, il prezzo oggetto dell’offerta, dovevano sempre considerarsi al netto dell’Iva, al fine di garantire la parità di trattamento tra i concorrenti, la libera concorrenza e la trasparenza dell’azione amministrativa, da ritenersi prevalenti sull’interesse della stazione appaltante a sopportare costi inferiori.
Diversamente, infatti, sarebbero svantaggiate le imprese commerciali rispetto agli enti senza fini di lucro, già destinatari di un regime fiscale e contributivo agevolato estraneo alla disciplina delle offerte nelle gare pubbliche di appalto.

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