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Vale solo per le gare in corso la sospensiva del provvedimento dell'Autorità nazionale anticorruzione che ha bocciato la centrale di committenza costituita dall’Asmel (società consortile costituita per aggregare gli appalti dei comuni). È quindi confermato lo stop alle nuove gare della società fino al nuovo pronunciamento del Tar Lazio, previsto per il 2 dicembre.
Lo ha precisato il Consiglio di Stato con una nuova ordinanza emessa in risposta al ricorso per ottemperanza presentato dall'Anac per chiarire l'ambito di validità - se solamente per le gare in corso o anche per quelle nuove - dell'ordinanza del Consiglio di Stato n. 4016/2015 depositata il 9 settembre, con la quale è stata sospesa l’efficacia del provvedimento 30 aprile 2015 n. 32 (e rimessa al Tar Lazio la decisione di merito sulla questione) con il quale l'Autorità nazionale anticorruzione ha bocciato l'Asmel.
La delibera Anac n. 32 del 30 aprile 2015 era stata emanata a seguito degli esposti presentati da Anacap (Associazione Nazionale Aziende Concessionarie Servizi Entrate Enti locali), Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili), Osservatorio Regionale del Piemonte e Confindustria di Cuneo.
Leggi anche: “Centrali di committenza, il Consiglio di Stato sospende la delibera ANAC su Asmel”

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