Progetti

Climatizzazione firmata Climaveneta per il nuovo Falkensteiner Hotel&Spa di Jesolo

L'impianto di climatizzazione dell'hotel a 5 stelle si compone di 2 unità polivalenti, 9 UTA e un sistema di controllo

martedì 8 settembre 2015 - Erika Seghetti

clta_falkensteiner3
E' stato inaugurato la scorsa primavera il quarto hotel italiano del gruppo alberghiero altoatesino Falkensteiner Michaeler Tourism Group AG. Il Falkensteiner Hotel & Spa di Jesolo  è stato progettato secondo gli standard a cinque stelle dall'architetto newyorkese Richard Meier e dall'italiano Matteo Thun.  Lo stile dell'edificio è sobrio e funzionale con grandi vetrate, protette da frangisole, in cui domina il colore bianco che ben si inserisce nel contesto marittimo in cui sorge l’edificio. Gli spazi interni, curati dall’architetto Matteo Thun di Milano, sono al contrario caratterizzati da  colori forti, ispirati allo stile Art Deco di Miami. L’effetto di insieme è quello di un ambiente sofisticato ma accogliente, in grado di combinare i servizi di un hotel di lusso al clima disteso di una vacanza al mare. 
Al piano terra si trovano il ristorante e le altre aree comuni come il bar, la lobby e la biblioteca, nonché l’accesso esclusivo alla spiaggia riservata. L'albergo offre anche un’ampia area conferenze, aperta tutto l’anno così come la ricca zona spa con sauna, area wellness e fitness e una grande piscina indoor-outdoor.
Dal secondo all’ottavo piano si distribuiscono le 126 camere, divise in 101 doppie, 7 suite e 18 appartamenti.
La vicinanza con Venezia, ma anche e soprattutto l’ampiezza e la cura dei servizi offerti, permettono a questo albergo di rimanere aperto durante tutto l’anno, superando i limiti di stagionalità imposti alle strutture tradizionali che sorgono lungo il litorale.

FOCUS SULLA CLIMATIZZAZIONE

Un ambiente moderno e ricercato come quello del nuovo Falkensteiner Hotel&Spa di Jesolo, non poteva trascurare un aspetto tanto importante per i propri ospiti come il comfort interno. Rinfrescare puntualmente le stanze, riscaldare l’acqua della piscina nelle stagioni fredde, ancora rinfrescare una sala riunioni affollata in inverno mentre si riscaldano le stanze occupate dagli altri ospiti, sono tutte peculiarità di cui l’impianto di climatizzazione di una struttura ricettiva di questo livello deve poter disporre.

Unità polivalenti Climaveneta

Con questi obiettivi, uniti a quello dell’efficienza energetica, i progettisti di Saind Ingegneria hanno studiato l’impianto di climatizzazione del nuovo hotel. Il suo cuore si compone di 2 unità polivalenti ERACS2-Q/-/XL-CA 2722 della gamma INTEGRA, 9 unità trattamento aria WIZARD ed  1  controllore di tipo MANAGER 3000, tutto fornito da Climaveneta.


Nello specifico le unità polivalenti sono state scelte per la loro capacità di produrre acqua calda e refrigerata simultaneamente e di servire quindi sia le unità trattamento aria destinate alla diffusione dell’aria nelle zone comuni, che i fan coil installati per il comfort nelle stanze. Le stesse unità soddisfano anche la richiesta di acqua calda sanitaria per le varie esigenze dell’hotel, che non riguardano solo le stanze, ma anche la spa e l’area benessere. La scelta di produrre l’acqua calda sanitaria con un sistema a pompa di calore consente inoltre di usare fonti rinnovabili senza installare pannelli fotovoltaici, quindi senza impattare esteticamente sulla struttura, rispettando così le indicazioni del cliente e dell’architetto.



L’ing. Paolo Carvani dello Studio Saind di Piacenza afferma “Le unità polivalenti sono in grado di produrre acqua calda e fredda simultaneamente sfruttando il recupero nella produzione di entrambi i liquidi e quindi massimizzando l’efficienza energetica dell’edificio durante tutto l’anno. Questo porta con se anche un consistente risparmio economico, specificamente richiesto dalla proprietà fin dalle prime fasi di commissioning”.

Risparmi energetici

Da un’attenta analisi energetica condotta su questo albergo è emerso che grazie all’installazione di pompe di calore polivalenti è possibile ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 del 40% rispetto ad impianti tradizionali chiller più caldaia e del 23% rispetto ad un impianto pompa di calore più caldaia. Ancora un impianto innovativo di questo tipo consente all’hotel di ottenere un risparmio energetico del 56% rispetto ad una struttura tradizionale, con un risparmio in bolletta di circa 270.000€ all’anno. Grazie al considerevole risparmio reale ottenuto da subito, il payback per questo tipo di impianti è di soli 2 anni, esclusi i recenti ecoincentivi a vantaggio delle strutture alberghiere.









Il nuovo codice dei contratti pubblici dal 1° luglio, cosa cambia?

Scatta dal 1° luglio l’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, noto... Leggi


Riforma della giustizia pronta per l’esame in Parlamento

L’era post Berlusconi comincia con la presentazione del disegno di legge sulla... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Progetti copertina articolo
450.000 laterizi per il rivestimento de “Il fiore di Botta”

Per il nuovo campus biomedico di Padova, firmato dall'architetto Mario Botta, sono...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Idrogeno e fuel cells: a che punto siamo?

Il Convegno AiCARR di Bari è stato un’occasione per riflettere sullo stato...

Tecnologie innovative
Un innovativo sistema di facciata modulare con le rinnovabili integrate

Dal Fraunhofer un’innovazione che potrebbe semplificare e dare una spinta agli interventi...

Aziende
Il teleriscaldamento per una transizione ecologica nel settore del comfort

Frascold e Solid Energy insieme per il il potenziamento di un impianto ...