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C'è una sostanziale differenza fra le ESCo che realizzano interventi di efficienza energetica su clienti industriali (ESCo «industriali») e quelle volte ad efficientare anche gli ambiti del terziario e del residenziale (ESCo «building» e «full scope»).
Dall’analisi dei modelli di business delle ESCo operanti in Italia, consultabile nella quinta edizione dell’Energy Efficiency Report realizzata dall'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, emerge infatti che le ESCo «industriali» rappresentano il segmento più maturo.
Fra gli operatori italiani dell’efficienza energetica analizzati nel Rapporto, i soggetti il cui core business è l’«Energy Efficiency» e che prendono l’accezione di Energy Service Companies (ESCo), rappresentano indubbiamente il campione più interessante (59% del totale).
Si stima che le ESCo «building» e «full scope» assumeranno una configurazione di modelli di business molto simile alle ESCo «industriali», dando così la possibilità agli operatori di realizzare interventi in ogni segmento di mercato.
In un ambiente così competitivo, si calcola che i fattori differenziali che determineranno il successo di un ESCo saranno le competenze specialistiche, l'offerta di servizi e/o soluzioni complementari agli interventi di efficienza energetica e la facilità nel reperimento delle risorse finanziarie.
L'EVOLUZIONE DEGLI INTERVENTI REALIZZATI. Si evince un netto incremento dell’offerta e della realizzazione di interventi di efficienza energetica caratterizzati da un elevato livello di «customizzazione», che necessitano quindi di una progettazione ad-hoc sulla base delle caratteristiche del cliente e di una corretta gestione del rischio.
CANALI COMMERCIALI UTILIZZATI. Si registra inoltre un netto incremento di modalità più «strutturate» di comunicazione dell’offerta verso il cliente finale, a dimostrazione di una maggiore maturità del mercato dell’efficienza energetica in Italia.
INVESTIMENTI IN RISORSE. Il Rapporto ha rilevato anche un netto incremento di investimenti in competenze legali, dimostrazione del fatto che le ESCo italiane stanno realizzando interventi sempre più complessi e, quindi, rischiosi e si stanno «attrezzando» al fine di offrire i propri servizi di efficienza energetica tramite la stipula di contratti «complessi» (Energy Performance Contracts).
PARTNERSHIP. Netto anche l'incremento di partnership con soggetti «esterni» alla filiera dell’efficienza energetica (università e istituti di finanziamento), dimostrazione della volontà da parte delle ESCo italiane di configurare un’offerta caratterizzata da soluzioni tecnologiche innovative e priva di barriere finanziarie.
Leggi anche: “Efficienza energetica, i modelli di business degli operatori”

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