Il volume è stato concepito come una piazza coperta il cui spazio aperto circostante riprende, sulla pavimentazione, le geometrie della facciata. Il tetto verde dell’edificio appare come un’estrusione del tappeto erboso che circonda la mediateca e la cui pendenza, creata anche per accogliere il parcheggio sotterraneo, induce a sollevare lo sguardo.
Strutturali e autoportanti, i profili d’acciaio dei montanti e delle traverse della facciata formano una griglia a losanghe di 4,5 x 3 m controventata all’altezza della soletta del mezzanino che sostiene direttamente le vetrate (540 mq per ogni facciata). A questo primo involucro esterno se ne aggiunge un secondo arretrato e composto da una griglia di montanti in acciaio che sostengono una parete di vetri trasparenti e traslucidi, filtri visivi per le funzioni amministrative e di servizio.
La doppia pelle trasparente caratterizzante le facciate Sud ed Ovest contribuisce all’isolamento dell’edificio, perché l’intercapedine che si viene a creare accumula e restituisce calore in inverno, mentre in estate, mediante aperture superiori regolate da termosonde, supporta il raffrescamento. In acciaio sono anche i pali obliqui che sostengono e rafforzano il patio centrale anch’esso curvilineo e interamente vetrato che permette di far filtrare la luce naturale fino al cuore dell’architettura, illuminandone gli interni.
La copertura vegetale aggiunge valide motivazioni energetiche e ambientali, contribuendo all’isolamento termico e acustico dell’edificio ed alla ritenzione delle acque piovane. In estate anche il patio interno, solitamente ombreggiato, raffresca l’ambiente. Infine il corpo interno dell’auditorium affacciato a sud e gli archivi al livello +1 esposti a ovest, creano spazi tampone che limitano la diffusione del calore proveniente dalle vetrate.