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In questi Piani di Azione devono essere incluse informazioni di carattere finanziario: fondi stanziati, analisi costi-efficacia e costi-benefici. Solo in base a questi parametri è possibile effettuare considerazioni di realistica fattibilità degli interventi.
Dato il contesto appena descritto, il Gruppo di Lavoro “Interventi di mitigazione sonora: analisi costi-efficacia e costi-benefici”, che fa capo alla Commissione “Acustica e vibrazioni”, ha intenzione di elaborare un documento tecnico destinato a diventare un valido strumento a supporto di coloro che devono applicare queste disposizioni.Dobbiamo ancora valutare se sarà una norma vera e propria o un rapporto tecnico - spiega Patrizia Bellucci (ANAS), coordinatrice del Gruppo di lavoro - ma il documento ha già una sua fisionomia.
Esso è infatti suddiviso in tre parti: nella prima parte sono introdotti i concetti generali, le modalità operative e le principali misure a cui queste tecniche di analisi si applicano. Nella seconda e nella terza parte vengono invece descritte nello specifico le modalità operative della valutazione dell'efficacia, dell'efficienza e dei benefici.
La direttiva europea già dal 2002 impone queste analisi, tuttavia va detto che sinora c’è stato un approccio piuttosto elastico, anche in considerazione del fatto che questo genere di analisi e valutazione necessita di competenze senza dubbio particolari.
Diciamo che c’è stata una certa tolleranza - prosegue Patrizia Bellucci - ma sicuramente nella direttiva europea è specificato chiaramente che nell'ambito dei piani di azione deve essere valutata sia a livello strategico che progettuale la sostenibilità degli interventi. E’ da qui che nasce la necessità di una attenta analisi costi-efficacia e costi-benefici.
Al momento non esistono norme europee che disciplinino questo aspetto, ma molti Paesi comunitari hanno – autonomamente - sviluppato specifiche riflessioni.

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