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Quando si parla di solare e di Cina è impossibile, per noi europei, non pensare alle annose questioni legate al dumping e alla concorrenza sleale nell'ambito dei moduli fotovoltaici, dimenticando spesso il ruolo-chiave che il paese asiatico ricopre come potenziale mercato di riferimento per le energie rinnovabili. Ci riferiamo in particolar modo al solare termico, un comparto da sempre dominato dalla Cina e che continua ad essere tale con più del 65% della capacità installata a livello mondiale. Anche se, da qualche tempo a questa parte, le cose non stanno andando più così bene.
I dati sull'andamento del mercato interno arrivano dal report pubblicato da The Sun's Vision e discusso nel corso dell'Assemblea annuale della Federazione dell'Industria Solare Termica cinese (CSTIF), svoltasi a Linyi, nella provincia di Shandong, lo scorso 18 e 19 dicembre 2014.
Nel 2014 -18% di superficie con nuove installazioniSecondo le statistiche di mercato annuale le nuove installazioni di collettori sono scese, considerando la superficie, del 18%, passando dai 63,6 milioni di mq (44,5 GWth) installati nel 2013 ai 52,4mln di m² (36,7 GWth) del 2014.
Hongzhi Cheng, Responsabile di The Sun's Vision e Vice Presidente del CSTIF, prevede che il volume di mercato scenda leggermente anche nel 2015, attestandosi sui 50 milioni di mq (35 GWth). Anche il volume delle esportazioni non subirà grandi aumenti e, stando ai dati, rimarrà pressoché invariato rispetto al 2013, con un volume di affari pari a 300 mln di dollari.
Serve più innovazione
Dal 1997 in poi per la Cina è stata una continua escalation, con tassi di crescita annuali a due cifre, che hanno consentito in 15 anni un aumento dei volumi di mercato di 25 volte, fino al picco del 2012. Che ha segnato, però, anche l'inizio della flessione. “L'eccesso di capacità installata e una domanda debole, a cui sta contribuendo anche la crisi del mercato immobiliare residenziale, sono aspetti molto preoccupanti che rischiano di far crollare il mercato- ha riferito
Jiuchen Wang, Segretario Generale della China Association of Rural Energy Industry (Carei), che nel suo discorso di apertura, ha sottolineato l'importanza di "accelerare la ristrutturazione industriale". "L'innovazione- ha aggiunto Wang- è la forza trainante per lo sviluppo del business. La sopravvivenza dipende da tecnologie e prodotti che soddisfino le esigenze dei consumatori e che siano orientati alla qualità.”
Accordo con gli USA: 20% di energia da fonte rinnovabile entro il 2030
Una grande spinta potrebbe arrivare anche grazie agli accordi nazionali ed internazionali a favore delle rinnovabili, come il recente accordo sul clima siglato con gli USA e in base al quale il presidente Jinping Xi si è impegnato ad aumentare la quota di combustibili non fossili nel consumo di energia primaria a circa il 20% nel 2030. "Per raggiungere un obbiettivo così ambizioso- ha dichiarato Wang- il settore del solare termico avrebbe bisogno di una crescita, nei prossimi sedici anni, quasi a due cifre. Un traguardo difficile, ma non impossibile.”

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