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Anche la Nasa sposa la causa dell'edilizia sostenibile a basso impatto ambientale. Lo dimostra l'ultimo progetto di ufficio, la Sustainability Base (di nome e di fatto) di Mountain View, in California.
Progettata dallo studio William McDonough + Partners, la nuova sede di 5.000 metri quadrati è stata definita “la prima stazione della Nasa sulla Terra” e si distingue per il design efficiente e l'attenzione al risparmio energetico.
CERTIFICATO LEED. Dopo le sedi avveniristiche (talvolta esagerate) di colossi americani come Facebook, Amazon e Google, ora anche il celebre Ente nazionale per le attività spaziali e aeronautiche, meglio noto come Nasa, sta facendo parlare di sé, grazie a un progetto certificato top Platinum nel sistema di classificazione Leed. L'edificio, che si sviluppa su 5.000 metri quadrati di spazio e che ha utilizzato prevalentemente materiali di costruzione riciclabili, è costato 25 milioni di dollari, un investimento che, assicurano i progettisti sarà ripagato entro massimo sette anni.
CELLE A COMBUSTIBILE AD OSSIDI SOLIDI E FV IN COPERTURA. Merito delle elevate prestazioni energetiche della struttura, a partire dal tetto leggermente ricurvo, che incorpora celle a combustibile ad ossidi solidi e pannelli fotovoltaici di ultima generazione per fornire energia elettrica. Insieme, i due sistemi forniscono energia in abbondanza; l'eccesso di energia così prodotta viene, infatti, rivenduta alla rete elettrica della città. Al momento, le celle a combustibile sono alimentate da gas naturale, ma la NASA ha già affermato di voler passare presto al biogas.
A PROVA DI EVENTO SISMICO. Molto particolare anche la stessa struttura architettonica, un esoscheletro che sorregge esternamente la struttura, puntellandola al suolo e rendendola a prova di terremoto. Questo tipo di supporto, inoltre, fornisce un elemento rampicante per le piante, che hanno creato dei rivestimenti vegetali verticali, contribuendo al comfort termico degli interni. Gli architetti di William McDonough + Partners hanno poi scelto di installare una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, che dopo essere stata depurata viene riutilizzata per le utenze sanitari e per irrigare l'ampia area verde circostante (che è stata intaccata il meno possibile in fase di lavori).
TUTTO SEMPRE SOTTO STRETTO CONTROLLO. Completa il progetto un computer centrale, ribattezzato il “cervellone dell'edificio”, che coordina tutti i sistemi, mantenendo il controllo e l'efficienza dell'illuminazione, del riscaldamento (di tipo geotermico) e dei flussi d'aria.
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