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Gli impianti di riscaldamento e i gas di scarico delle autovetture sono considerati i principali colpevoli dell'inquinamento atmosferico. Ma raramente si pensa a quante sostanze tossiche siano contenute nei prodotti che usiamo per l'igiene personale. A lanciare l'allarme è un gruppo di ricerca dell'Università di Iowa, negli Stati Uniti, secondo cui deodoranti sprai, saponi e lozioni varie stanno contribuendo notevolmente a rendere l'aria di Chicago irrespirabile.
ALLARME COMPOSTI D4 E D5 NELL'ARIA DI CHICAGO. Tutto è partito dalla rilevazione di un dato “anomalo”: a differenza di alcune città vicine, come West Branch, Iowa e Cedar Rapids, i composti chimici più diffusi nell'aria di Chicago sono risultati essere i silossani ciclici D5 e D4, sostanze a base di silicio e presenti per l'appunto in tutti quei prodotti che vengono usati per la cura del corpo. Per la prima volta dopo anni di test- riferiscono gli esperti- i policrolobifenili (PCB), composti chimici presenti ad esempio in condensatori, trasformatori e additivi e vietati negli anni '70, sono a un livello tre volte inferiore rispetto ai silossani. E l'aspetto più allarmante è che queste sostanze hanno proprietà ubiquitarie, ovvero si diffondono facilmente, tanto nell'aria quanto nell'acqua.
PRODOTTI INODORI O PROFUMATI, E QUINDI INGANNEVOLI. Il problema, però, è che non c'è ancora coscienza di quanto questo fenomeno sia preoccupante- rivelano gli scienziati- e infatti non esistono ancora studi volti ad indagare i potenziali rischi per la salute. Gli unici dati ufficiali e disponibili vengono dall'Environmental Protection Agency (EPA), secondo cui gli USA producono annualmente silossani per 200mln di dollari e ne importano per 1mld. Un mercato molto grande, quindi, perché qualsiasi persona fa un'uso quotidiano, più o meno spropositato, di questi prodotti che, incolori, inodori o profumati, si fa fatica a considerare dannosi.

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