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Nato a seguito dell'accordo interconfederale del 7 novembre 2003 tra Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil, Cisl e Uil, il Fondoprofessioni è un Fondo paritetico interprofessionale nazionale che opera per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate, riconosciuto dal Ministero del Lavoro con decreto 408/03 del 29 dicembre 2003.
I dati delle adesioni al Fondo resi noti da Confprofessioni parlano di un boom tra gli studi professionali. Si va verso le 55 mila strutture aderenti (tra studi professionali e aziende), per un totale di 192 mila lavoratori iscritti; gli studi professionali hanno superato le 35 mila unità per un totale di quasi 80 mila lavoratori per i quali viene versato lo 0,30% a Fondoprofessioni.
In 5 mesi +4mila studi aderenti
“Da luglio ad oggi il balzo in avanti è notevole, infatti abbiamo registrato in cinque mesi un incremento di 4 mila studi professionali aderenti: un grandissimo successo”, commenta il presidente di Fondoprofessioni, Massimo Magi.
Il dato delle adesioni cresce in tutte le aree del comparto professionale, con incrementi significativi, in particolare, tra le professioni economico-amministrative e socio-sanitarie. Il boom presenta picchi di particolare rilevanza tra i commercialisti aderenti, saliti a quota 8 mila e tra gli studi odontoiatrici, che hanno superato le 6 mila unità.
In aumento le adesioni di architetti e ingegneri
Continuano a crescere, inoltre, le adesioni nel settore delle professioni giuridiche. Così come nel mondo del notariato: ad oggi, quasi un notaio su tre in Italia aderisce a Fondoprofessioni. Fanno registrare il segno più anche le professioni tecniche, con incrementi di architetti e ingegneri che versano per il proprio personale il contributo 0,30% al Fondo.
Il dato delle adesioni al Fondo tra gli studi professionali italiani – evidenzia Confprofessioni - assume tratti ancor più rilevanti se confrontato con i numeri degli scorsi anni. Dal 2008 ad oggi gli studi professionali aderenti sono passati, infatti, da circa 17 mila, agli attuali 35 mila. Il dato in quattro anni è più che raddoppiato, con un’evidente crescita nell’ultimo anno.
“Questi dati confermano l’importanza strategica di Fondoprofessioni per il rilancio del settore delle professioni attraverso la formazione continua”, sottolinea Magi, che aggiunge: “Guai a mettere in discussione il fondamentale ruolo dei Fondi Interprofessionali a supporto della crescita dei lavoratori e delle micro-imprese che operano nel nostro Paese.”
E a guardare i dati diramati dal Fondo sembra proprio che gli studi professionali abbiano scelto di puntare sulla formazione finanziata per realizzare interventi formativi di supporto e rilancio. “Non si possono ignorare questi dati, che sono la cartina di tornasole del bisogno di nuove e maggiori competenze negli studi professionali. La formazione finanziata ha un ruolo fondamentale in questo settore, così come in altri comparti produttivi, accomunati da numeri ridotti di dipendenti in organico”, ha dichiarato Magi.
“In una fase economica in cui i lavoratori vivono di incertezze, è sicuramente positivo il dato delle adesioni a Fondoprofessioni. E’ il segno di una programmazione lungimirante da parte degli studi e aziende per rilanciare occupabilità dei lavoratori e produttività delle strutture attraverso lo strumento della formazione finanziata”, ha commentato la vicepresidente di Fondoprofessioni, Rosetta Raso.
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