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Dopo la conferenza stampa di fine anno che ha annunciato la disponibilità di Mario Monti a proseguire il programma di riforme intrapreso con l'aiuto delle forze politiche che lo sosterranno, Mario Monti ha reso disponibile sul web l'elenco di riforme che dovrebbero aiutare la crescita del Paese. La pagina web dell'Agenda Monti è semplice, probabilmente autoprodotta, e invita a leggere il programma.
Nel documento il professor Monti non si discosta dalla strategia di governo adottata nell'ultimo anno. Pone l'accento sulle cose fatte: riforma delle professioni e liberalizzazioni, mercato del lavoro, disciplina di bilancio. Ma a metà del documento il professore espone tra i programmi dell'Agenda alcune delle riforme economiche che sono state solo abbozzate durante i mesi di governo.
"La tutela dell'ambiente - si legge- e? investimento per il futuro e presupposto per vivere meglio il presente. Lavoro e salute non devono piu? essere alternativi, ma complementari. Per questa ragione l'economia verde non puo? essere "altro" dall'economia, ma e? parte integrante dell'economia".
La green economy che vede il professore è quella raccontata dagli operatori in questi anni: "l'industria, i trasporti, l'agricoltura, gli edifici devono riorientarsi secondo i criteri dell'efficienza, del contenimento delle emissioni nocive, dell'impiego di materiali riciclabili e di tecnologie intelligenti per smaltire i rifiuti, bonificare i terreni, ottimizzare il ciclo dell'acqua, mettere in sicurezza il territorio, incentivare la mobilita? a basso impatto ambientale".
Il passo ulteriore che si legge nel documento è nella politica per attuare questi obiettivi, conseguibili con "incentivi e con i programmi formativi", aspetto che negli ultimi anni è stato carente perché demandato alla capacità dei singoli di investire sull'aggiornamento.
Nell'Agenda di Monti questo aspetto viene perseguito anche attraverso un rafforzamento della domanda di ecocompatibilità: occorre anche cambiare certi atteggiamenti per creare una vera domanda per le materie "verdi".
Vita più lunga per avere meno rifiuti
Monti riconosce che il ciclo dei rifiuti in Italia è abbastanza virtuoso, ma riporta nell'Agenda gli standard europei che "ci chiamano a cambiare la nostra mentalita? in relazione alla gestione dei rifiuti, privilegiando, laddove possibile, il riciclaggio e riutilizzo. Serve puntare ad un risultato di abbattimento degli smaltimenti (in Italia riguarda tra il 50-?60% dei rifiuti)".
Questo risultato sarebbe conseguibile con una produzione efficiente in grado di allungare il tempo di vita dei prodotti, riflette Monti. "Per questo serve promuovere l'innovazione aprendo i mercati a prodotti realizzati con materiali riciclati, che dovrebbero essere certificati e garantiti, e alla produzione e l'utilizzo di materie prime biodegradabili". Ma tutto ciò, ricorda Monti, si consegue "cambiando certe abitudini degli italiani".
Il ministro Passera
Su quanto sia stata verde l'agenda dell'attuale Governo Monti esprimono alcune perplessita i senatori Ecodem Ferrante e Dalla Seta per i quali l'attuale ministro dello Sviluppo ha avuto un comportamento contraddittorio: "Passera - scrivono gli ecodem -non ha stabilizzato gli ecoincentivi per le ristruturazioni edilizie, anzi li ha svuotati nonostante l'impegno del Pd in Parlamento per difenderli; ha sovraccaricato di burocrazia, lacci e lacciuoli le regole per promuovere le energie rinnovabili, con ciò penalizzando migliaia di imprese italiane; si è battuto per disseminare l'Italia, mare e aree protette compresi, di improbabili pozzi per l'estrazione di petrolio. Ecco, se Monti volesse davvero apparire credibile nell'intenzione di dare una mano di 'green' alla sua prospettiva di governo, curi sì i programmi ma rifletta sugli errori commessi in quest'anno di governo e faccia attenzione a chi saranno gli esecutori delle sue ambizioni verdi".
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