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Intelligent Building: nuovo Report del Politecnico di Milano
Gli impianti all’interno di un edificio e l’infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti.
Sono questi gli elementi chiave dell'Intelligent Building, oggetto di un nuovo Report dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.
Con il termine «Intelligent Building» si intende un edificio in cui gli impianti sono gestiti in maniera integrata ed automatizzata, attraverso l’adozione di una infrastruttura di supervisione e controllo, al fine di massimizzare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti, e garantendone inoltre l’integrazione con il sistema elettrico.
TRE MACRO-CATEGORIE. Gli impianti presenti all’interno di un Intelligent Building possono essere «clusterizzati» in tre macro-categorie.
L’infrastruttura di supervisione e controllo che abilita la gestione integrata ed automatizzata degli impianti presenti all’interno di un Intelligent Building è costituita da un «sistema hardware-software» che monitora e controlla tali impianti.
TRE LIVELLI LOGICI: MANAGEMENT, AUTOMATION, FIELD. L’architettura tipica di un’infrastruttura di supervisione e controllo in un Intelligent Building si può articolare e descrivere «verticalmente» su tre livelli logici: management, automation, field.
Management. Applicativi software che abilitano la supervisione centralizzata degli impianti ed il controllo da remoto da parte degli utenti.
Automation. Controller che svolgono la funzione di supervisione e gestione dei singoli impianti, attraverso la ricezione di «input di comando» dai sensori e la successiva elaborazione e trasmissione di «output di comando» agli attuatori.
Field. Sensori e attuatori che costituiscono l'interfaccia dell’infrastruttura di supervisione e controllo con l'ambiente e/o con gli impianti.
CINQUE «ARCHETIPI». Sono cinque gli «archetipi» di Intelligent Building, caratterizzati da un livello crescente di «complessità», utilizzando come proxy:
- il numero di impianti resi intelligenti
- il livello di integrazione tra gli impianti.
POTENZIALE DI MERCATO. Il potenziale di mercato «atteso» degli archetipi di Intelligent Building si attesta fra i 9,3 e i 17 miliardi di €, che determinano un volume d’affari medio-annuo fra il 2016 ed il 2020 di circa 1,9 – 3,4 miliardi di € all’anno.
Esiste un trend decrescente del grado di penetrazione atteso in ciascuno scenario al crescere del livello di pervasività dell’intelligenza. Ciò è essenzialmente dovuto a due aspetti che differenziano gli archetipi AB-1,2,3 rispetto ai sistemi più intelligenti:
- una maggiore convenienza economica negli scenari a bassa intelligenza, con particolare riferimento all’ambito residenziale
- un maggior grado di maturità tecnologica, che riduce le barriere all’adozione da parte del cliente finale.

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