


-
Testo unico salute e sicurezza sul lavoro: la versione aggio...
-
Sicurezza antincendio dei sistemi per le facciate degli edif...
-
Approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Aiuti Bis da...
-
Decreto Aiuti Bis: le novità per le imprese
-
DL Aiuti Bis: prorogato fino al 18 febbraio 2023 il Fondo di...
-
Lavoratori autonomi, rifinanziato con 100 milioni di euro il...
-
FER, FIPER e CMA lanciano l'allarme: "Troppe incertezze, il ...
-
Tutela dei lavoratori che operano nei cantieri, firmato acco...
-
Configurazioni per l'autoconsumo e sistemi di accumulo: ARER...
-
Opere commissariate, nel primo semestre 2022 sono stati avvi...
-
Procedura negoziale, Anac: legittimi i limiti territoriali, ...
-
Sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetic...
-
Servizi di architettura e ingegneria, Anac: gravi irregolari...
-
Osservatorio OICE/Informatel: boom della progettazione a lug...
-
Superbonus 110%, Ance: il decreto Aiuti Bis è l’ultima oppor...
-
Superbonus 110% e cambio di destinazione d'uso da categoria ...
-
Bonus Facciate, scoperta a Perugia frode ramificata sull’int...
-
Infrastrutture e mobilità sostenibili, è legge il decreto Mi...
-
Atti di aggiornamento catastale, disponibile il Vademecum Do...
-
Sistema integrato di monitoraggio del rischio delle infrastr...
-
Infrastrutture strategiche e prioritarie: il costo ammonta a...
-
Proposta di direttiva Ue sulla prestazione energetica nell’e...
-
Qualità dell’aria indoor nelle scuole, in Gazzetta le Linee ...
-
Conferenza Unificata: via libera al primo Piano Generale del...
Piscine, quaderni per la Salute e la Sicurezza
Gli infortuni in ambiente di lavoro sono da molto tempo oggetto di attenta analisi in merito all’incidenza, alla tipologia, alle cause strutturali, tecnologiche, organizzative e alle conseguenze per la persona e per l’azienda. In ambito occupazionale gli aspetti della prevenzione sono disciplinati da un ampio retroterra legislativo, italiano e comunitario.
Non altrettanto si può affermare per quanto riguarda gli eventi infortunistici e i rischi per la salute che interessano la persona nel proprio ambiente di vita. I dati statistici disponibili evidenziano l’importanza del fenomeno in Italia, sebbene non consentano di operare stime adeguate in termini qualitativi e quantitativi.
Gli infortuni che avvengono in luoghi considerati al contempo di lavoro e di vita rappresentano senza dubbio una tematica di sanità pubblica che merita la massima attenzione. Un esempio è rappresentato dagli impianti natatori, dove la salute e la sicurezza dei lavoratori e degli utenti si intrecciano nel contesto di attività ludiche, sportive, ricreative che richiedono particolare attenzione non solo per il benessere ma anche per la prevenzione dei rischi, al fine di garantire la sicurezza di tutti i frequentatori.
Il presente lavoro (IN ALLEGATO) è inserito in un’apposita collana “Quaderni per la Salute e la Sicurezza” nata nel 2002 e curata dal Dipartimento di medicina del lavoro dell’ex ISPESL (oggi INAIL, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale) con l’obiettivo di affrontare tematiche rilevanti in tema di salute pubblica e fornire uno strumento d’informazione, comunicazione e diffusione della cultura della sicurezza ne- gli ambienti di vita. Il Quaderno “Le piscine” in particolare è una versione aggiornata e opportunamente modificata del lavoro effettuato nel 2005 dal gruppo di lavoro “Piscine” nell’ambito dell’Osservatorio epidemiologico nazionale degli ambienti di vita.
Il Quaderno, presentato in una nuova edizione INAIL, coniugando gli adempimenti tecnico-normativi e gli aspetti organizzativi e comportamentali con le misure di prevenzione, vuole fornire un supporto agli utenti e al personale in merito alla tutela della salute ed alla sicurezza degli stessi nelle piscine. L’esposizione degli argomenti, trattati con un linguaggio semplice ed accessibile, è stata sviluppata allo scopo di informare un vasto pubblico sui potenziali rischi derivanti dagli agenti fisici, chimici e microbiologici presenti nei contesti considerati, fornendo, nel contempo, elementi per il controllo e la prevenzione di tali rischi.
Per ridurre gli incidenti che nelle strutture natatorie possono coinvolgere gli utenti, in particolare i bambini, serve una maggiore informazione sulle fonti di pericolo, rivolta principalmente a genitori e persone di sorveglianza. In quanto responsabili in tutto e per tutto dei bambini, è infatti loro dovere assumere comportamenti improntati alla sicurezza ed educare i soggetti in età evolutiva affinché imparino a comportarsi in maniera prudente.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.