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Domotica e Superbonus: quali sono i requisiti da rispettare per la Building Automation?
di Patrizia Ricci
Il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) – grazie al quale è possibile beneficiare degli incentivi al 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico (art. 119, comma 2) – prevede, tra gli interventi cosiddetti “trainati”, anche l’installazione e messa in opera nelle unità abitative di dispositivi e sistemi di “Building Automation”, secondo quanto definito dall’art. 2, lettera f) “Requisiti tecnici per la fruizione dell’agevolazione del Superbonus 110%”, messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Infrastrutture e Trasporti.
Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della Nota n. 38 del 29 Settembre 2021 di aggiornamento del DEF 2021 sembrerebbe confermata la tanto attesa proroga al 2023 per il Bonus 110%. “Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 – si legge nell’introduzione della NADEF – consente di coprire le esigenze per le cosiddette politiche invariate e il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale”, tra cui appunto l’efficientamento energetico degli edifici.
Il contesto normativo
La normativa riguardante la Building Automation è piuttosto articolata in quanto sull’argomento si intersecano diversi obblighi. Per gli edifici nuovi e quelli soggetti a importanti ristrutturazioni vige l’obbligo di adottare un sistema completo di funzioni minime, che varia in base al tipo di applicazione, il cui impianto regolatorio è soggetto alla UNI EN 15232; invece, per quanto riguarda gli nZEB, vige il rispetto di determinati requisiti sulla BA che, a loro volta, influiscono sul calcolo dei rendimenti degli impianti, regolato dalla UNI TS 11300; e ancora, per i condomini e gli edifici polifunzionali, in relazione alla contabilizzazione dei consumi, si fa riferimento alla UNI TS 10200. Sono state avviate inoltre delle procedure per la definizione di una norma di qualificazione degli operatori BACS al fine di illustrare i requisiti delle figure professionali che eseguono le attività di tali sistemi.
Stai leggendo l’estratto di un articolo pubblicato originariamente sul numero 93 della rivista Casa&Clima. Per leggere l’articolo completo, abbonati cliccando qui.
Parallelamente, in base all’ambito di applicazione (residenziale e non) queste prescrizioni si intersecano con altri provvedimenti normativi. Oltre ai già citati D.M. 26.06.2015 e il D.L. 04.06.2003, è in vigore il D.Lgs. 73/2020, pubblicato in G.U. il 14 luglio 2020, in attuazione della Direttiva UE 2018/2002, che modifica la Direttiva 2012/27 sull’efficienza energetica recepita in Italia con il D.Lgs. 102/2014 che ha imposto l’obbligo della contabilizzazione dei consumi per le abitazioni plurifamiliari e gli edifici polifunzionali attraverso la UNI 10200. Dunque, nel caso di riscaldamento, raffrescamento e ACS per edifici nZEB condominiali o polifunzionali è evidente che occorra rispettare contemporaneamente due o tre norme.
Cosa si intende per Building Automation?
La Building Automation può essere intesa come la gestione automatizzata degli impianti tecnologici di un edificio, attraverso l’adozione di una infrastruttura di supervisione e controllo, al fine di massimizzare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti (fonte: Energy & Strategy Group).
L’architettura degli impianti di BA prevede la classificazione in 3 macro-categorie:
- Energy: impianti per la produzione, la gestione e il consumo di energia;
- Entertainment: impianti per la gestione e il controllo di apparecchi multimediali audio-video;
- Safety & Security: impianti per la prevenzione e gestione dei rischi che possono compromettere l’incolumità e la sicurezza degli occupanti.
L’architettura tipica di un’infrastruttura di BA è composta da un primo livello detto “field”, costituito dall’insieme dei sensori/attuatori di ogni singolo dispositivo (per esempio, sensore temperatura + valvola attuatrice per la regolazione di un fan coil). Un livello intermedio, chiamato “automation”, che regola tali sensori/attuatori in modo coordinato attraverso dei dispositivi di automazione (per esempio, un cronotermostato che regola il funzionamento di più fan coil secondo determinate logiche), e un livello superiore, cosiddetto di “management” in cui viene supervisionato e controllato il funzionamento di ciascun impianto (per esempio, l’impianto di riscaldamento, la ventilazione, il raffrescamento etc.).
Building Automation e Superbonus 110%
Nell’Allegato A del Decreto 6 agosto 2020 (“Requisiti da indicare nell’asseverazione per gli interventi che accedono alle detrazioni fiscali”) vengono specificate le caratteristiche che deve possedere un sistema per poter accedere alle detrazioni fiscali.
Al punto 11.1 si legge:
“Nel caso di interventi di installazione di sistemi di Building Automation di cui all’art. 2 comma 1, lettera f), installati nelle unità abitative congiuntamente o indipendentemente dagli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, l’asseverazione, o idonea documentazione prodotta dal fornitore degli apparecchi, specifica che la suddetta tecnologia afferisce almeno alla classe B della norma EN 15232 e consente la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva in maniera idonea a:
- mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici mediante la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta anche con la possibilità di utilizzare i dati atri sistemi di misurazione installati nell'impianto purché funzionanti;
- mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
- consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto”.
Continuando, al punto 11.2 si specifica che “l’asseverazione per impianti di potenza utile inferiore a 100 kW può essere sostituita da una dichiarazione dell’installatore”.
È bene precisare che prima dell’entrata in vigore del Decreto Requisiti non era previsto alcun limite di spesa e di detrazione. Per gli interventi iniziati successivamente alla data di entrata in vigore dello stesso Decreto, 6 ottobre 2020, invece, il tetto esiste ed è stato fissato in 50€/m2, fino a una detrazione massima di 15 mila euro. Così come si legge al punto 13.2 dell’Allegato A, per tali interventi “[...] l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali o della spesa massima ammissibile è calcolato sulla base dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento di cui all’Allegato I [...]”, che per i sistemi di BA è appunto di 50€/m2.
Pertanto, la Building Automation fa parte dei cosiddetti interventi trainati che, così come l’installazione dei pannelli solari, sono ammessi al Superbonus soltanto se eseguiti in concomitanza con quelli trainanti: per esempio, il cappotto termico o la sostituzione degli impianti di riscaldamento. Inoltre, la stessa ammissione al Superbonus del 110% è sempre subordinata al doppio salto di classe energetica dell’edificio.
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