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Cappotto termico per l’isolamento dell’involucro: guida alla scelta
Per accedere al Superbonus 110% e, quindi, riuscire a migliorare di almeno di due classi energetiche l’efficienza di un immobile, nella maggior parti dei casi bisognerà puntare sull’isolamento termico dell’involucro. Una delle misure più efficaci e più diffuse per l’isolamento termico dell’involucro è il Sistema di Isolamento Termico a Cappotto. Il cappotto termico è l’intervento principale soprattutto per gli immobili con le classi energetiche più basse, in quanto riduce le perdite di calore verso l’esterno durante l’inverno e l’ingresso del calore in casa durante l’estate, migliorando così il comfort termico.
Ma come orientarsi alla scelta del prodotto giusto? Per aiutare i consumatori, Cortexa – il consorzio di riferimento in Italia per il Sistema a Cappotto – ha lanciato una guida dedicata ai privati, disponibile gratuitamente online. Un vademecum per comprendere come compiere nel modo migliore la scelta del Sistema a Cappotto.
I tre criteri di qualità del cappotto termico
- impiego esclusivo di Sistemi certificati, forniti e testati come kit da un unico produttore, dotati di certificato ETA (secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404) e marcatura CE di sistema;
- progettazione ad opera di progettisti esperti di cappotto, che conoscano e applichino le linee guida del Manuale per l’Applicazione del Sistema a Cappotto Cortexa e la norma UNI/TR 11715 e che possano dimostrare di aver già realizzato interventi della stessa entità;
- posa in opera mediante installatori qualificati, con certificazione delle competenze secondo la norma UNI 11716.
Questi sono i tre requisiti fondamentali a cui non è proprio possibile rinunciare. Nel corso dei lavori sarà determinante, però, anche il ruolo del Direttore Lavori e del tecnico progettista, che in collaborazione con l’impresa esecutrice si occuperanno della conformità dell’intervento con gli obiettivi di progetto.
— Leggi lo Speciale dedicato al Cappotto termico sull’ultimo numero della rivista.
I dubbi più frequenti
La guida risponde ad alcune delle domande più frequenti “intercettate” da Cortexa grazie alla propria presenza capillare sul web. In particolare:
L’isolamento termico della facciata dura nel tempo?
Per fare in modo che la risposta sia affermativa, occorre innanzitutto rispettare i tre requisiti già elencati. Un Sistema a Cappotto ben realizzato protegge l’edificio in maniera più efficace e duratura rispetto a facciate non isolate, incrementandone così la durata nel tempo.
Il cappotto consente il ricambio d’aria attraverso le pareti?
La “casa che respira” o la “casa che soffoca” se dotata di cappotto termico sono affermazioni prive di fondamento, legate a una mancata conoscenza di fisica delle costruzioni. La casa può infatti “respirare” solo tramite il ricambio d’aria che avviene all’apertura delle finestre o mediante la ventilazione meccanica controllata. Ne consegue che se prima dell’intervento di installazione del Sistema a Cappotto le pareti non presentano problemi di umidità, questi non potranno presentarsi dopo l’intervento.
Il cappotto è efficace anche in estate?
La risposta è sì: il Sistema a Cappotto riduce infatti il calore che passa attraverso i muri. Studi scientifici sul tema dimostrano una comprovata efficacia del cappotto termico anche in estate e nei paesi caldi: il numero di ore annuali con temperatura interna superiore a 25°C può essere ridotto fino al 75% adottando un Sistema a Cappotto realizzato secondo i criteri di qualità indicati da Cortexa.

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