Ultime notizie

Edili, ultimatum dei sindacati: mobilitazione generale se entro novembre non si rinnovano i contratti

Fillea, Filca e Feneal hanno dato il via ad una campagna straordinaria di assemblee unitarie, nei cantieri e a livello territoriale, nei mesi di settembre ed ottobre

venerdì 8 settembre 2017 - Redazione Build News

1_a_b_edili-manifestazione-25-maggio

“Se entro novembre non saranno rinnovati i contratti dell’edilizia sarà proclamata una mobilitazione generale dei lavoratori del settore”. A lanciare l’ultimatum alle controparti Ance, Coop, Artigiani, PMI, sono i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, che hanno dato il via ad una campagna straordinaria di assemblee unitarie, nei cantieri e a livello territoriale, nei mesi di settembre ed ottobre.

“A un anno dalla scadenza del contratto nazionale dei lavoratori edili – dichiarano i segretari generali delle tre sigle, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi – c’è l’urgenza di dare una risposta salariale al milione e mezzo di addetti del settore. In questo periodo abbiamo assistito solo ad incontri interlocutori, dove ha prevalso il tatticismo delle imprese ed atteggiamenti dilatori. E questo è avvenuto nonostante le proposte avanzate dal sindacato siano finalizzate non solo a dare risposte ai lavoratori, in termini salariali e di diritti, ma anche ad affrontare in termini nuovi le grandi trasformazioni che stanno caratterizzando il settore e l’intera filiera delle costruzioni, a tutela delle imprese che investono e che rispettano le regole e contro le tante che invece operano in regime di concorrenza sleale, violando gli obblighi contrattuali, retributivi e di sicurezza e, di fatto, facendo dumping alle imprese regolari”.

Tra i punti qualificanti della piattaforma unitaria presentata alle controparti, la creazione di un sistema sanitario integrativo volto a garantire parità di trattamento e tutele reali, oltre che il rafforzamento del sistema previdenziale complementare e del fondo per accompagnare i lavoratori più anziani alla loro meritata pensione, favorendo così anche un ricambio generazionale funzionale alla stessa qualificazione del settore, in particolare guardando alla rigenerazione e alla messa in sicurezza del patrimonio esistente. Per Feneal, Filca e Fillea “il rinnovo del contratto deve consolidare una ripresa di qualità, premiando i lavoratori e le imprese edili più serie, al servizio dei grandi investimenti infrastrutturali, della lotta al dissesto idrogeologico, degli interventi sul fronte dell’antisismico e per la riqualificazione delle aree urbane. È per queste ragioni che è necessario rinnovare il contratto nazionale e tutti i contratti provinciali ancora aperti; se le controparti mantengono atteggiamenti dilatori – concludono - la mobilitazione del settore sarà inevitabile”.

Il nuovo codice dei contratti pubblici dal 1° luglio, cosa cambia?

Scatta dal 1° luglio l’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, noto... Leggi


Riforma della giustizia pronta per l’esame in Parlamento

L’era post Berlusconi comincia con la presentazione del disegno di legge sulla... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore