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Puglia, prorogato il bando da 157,8 milioni per efficientamento edifici pubblici

Il nuovo termine di scadenza è ora previsto al 21 ottobre 2017 e non più al 30 agosto

lunedì 21 agosto 2017 - Redazione Build News

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La Regione Puglia ha prorogato i termini per la presentazione delle domande al bando per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico degli immobili pubblici con risorse del PO FESR 2014-2020 per l'importo complessivo di 157,8 milioni di euro.

Il nuovo termine di scadenza è attualmente previsto al 21 ottobre 2017 e non più il 30 agosto come fissato in un primo momento.

La proroga si è resa necessaria – spiega un comunicato dell'Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia - per consentire alle Amministrazioni accreditate ed 'accreditande' di poter adeguare gli elaborati da produrre alle nuove disposizioni normative che nel frattempo sono intervenute, dopo l'adozione da parte della giunta regionale l'11 luglio 2017 del protocollo Itaca relativo alla edilizia non residenziale.

Con questo bando la Regione Puglia attua la Direttiva europea 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici, nonché la Direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica, fornendo contributi finanziari alle Pubbliche Amministrazioni che intendono beneficiare di finanziamenti comunitari al fine di realizzare iniziative volte all'efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici.

Con il bando è finanziata la ristrutturazione degli edifici sia per l’involucro esterno, sia per le dotazioni impiantistiche, con sistemi di telecontrollo intelligente, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e l'installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo.

Tra gli interventi ammessi, infissi, isolamenti murari, sistemi efficienti di riscaldamento e condizionamento, sostituzione di illuminazione degli interni e di scaldacqua elettrici. L’importo dei lavori da candidare non deve superare i 5 milioni di euro per ogni intervento. Ciascun ente potrà presentare fino a tre progetti, purché riferiti a edifici diversi, con un’ipotesi di finanziamento totale fino a 15 milioni.

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