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Compravendite immobiliari, presentato il primo Rapporto Dati Statistici Notarili 2016

Nel 2016 sul totale delle compravendite di fabbricati analizzate pari a 632.513, circa il 50% hanno riguardato abitazioni con richiesta di agevolazioni prima casa

giovedì 6 luglio 2017 - Redazione Build News

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È stato presentato oggi a Roma il primo Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN) relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società dell’anno 2016.

Il rapporto offre una fotografia inedita ed originale delle transazioni notarili, della loro tipologia, del loro valore, nonché delle caratteristiche dei soggetti che le pongono in essere, ottenuta attraverso il riscontro concreto delle operazioni eseguite negli studi dei notai, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La rilevazione sull’attività notarile è stata condotta in modalità informatica dal Consiglio Nazionale del Notariato tramite Notartel s.p.a., Società Informatica del Notariato, che ha elaborato i dati del 94% dei notai in esercizio offrendo una elaborazione completa e trasparente.

IMMOBILIARE. Nel 2016 sul totale delle compravendite di fabbricati analizzate pari a 632.513, circa il 50% hanno riguardato abitazioni con richiesta di agevolazioni prima casa. Di tali compravendite, solo circa il 3% dei fabbricati sono stati trasferiti in nuda proprietà e la concessione del diritto di usufrutto ha riguardato l’1.4%.

La ripartizione geografica predilige il Nord, dove si effettuano il 56% del totale delle compravendite in Italia, segue il Centro con il 18,2%, e il Sud e Isole con il 25,8%. In particolare la Lombardia è la regione in cui sono stati scambiati più immobili nel 2016, seguita da Lazio, Veneto e Piemonte, mentre Regioni con numero minore di atti per numero di abitanti risultano essere la Calabria, la Sicilia e il Molise.

Il 51,4% di fabbricati è acquistato da uomini e il 48,6 % da donne, con oltre il 50% degli acquisti di immobili effettuati nella fascia di età 18-45 anni.

MUTUI. Il rapporto si concentra prevalentemente sui mutui concessi con garanzia immobiliare in quanto statisticamente i più significativi. Vengono analizzati solo i nuovi finanziamenti e non le surroghe.

Nel primo semestre del 2016 emerge un capitale erogato (rilevato dalle note di iscrizione ipotecarie) di complessivi 26.730.468.291 euro per 157.432 nuove operazioni, che scendono a 155.220 a fronte però di un aumento dell’erogato complessivo di 27.654.246.851 euro. Il 65% dei finanziamenti sono compresi tra i 50.000 e 150.000 euro, le fasce di età maggiormente “finanziate” risultano le più giovani comprese tra i 18-35 anni (33,3% del totale) e tra i 36-45 anni (32,4% del totale), il 55% dei finanziamenti è stato concesso agli uomini ed il 45% alle donne.

DONAZIONI. Nel 2016 sono state analizzate 29.068 donazioni di beni mobili assoggettate a registrazione fiscale di queste 3.955 riguardano le aziende, 11.819 quote e azioni e 9.812 donazioni di denaro. Le donazioni mobiliari sono più ricorrenti al Nord che non al Sud, segno evidente che la ricchezza mobiliare è più presente nelle regioni del Nord. Nel Mezzogiorno sono molto più ricorrenti le donazioni immobiliari.

I beneficiari delle donazioni immobiliari si concentrano maggiormente nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni (oltre il 50%), mentre il 36% dei donatari rientra in quella fra 46 a 65 anni, dato indicativo del fatto che le sistemazioni immobiliari spesso vengono fatte anche in età avanzata, come diretta anticipazione di una successione ereditaria.

IMPRESA. Il mondo delle imprese è stato analizzato sia dal punto di vista delle imprese individuali sia delle società.

Le imprese familiari sono composte dal 58,6% di uomini e dal 41,4% di donne e il 35,3% è nella fascia d’età 18-35 anni, a conferma di come questo sia il veicolo attraverso il quale l’imprenditore avvicina i giovani della famiglia alla gestione aziendale.

All’interno delle società il 70% è rappresentato dalle società di capitali, nate prevalentemente nei primi mesi dell’anno. Primeggia la Lombardia dove sono state costituite quasi il 17% delle società italiane, seguita dal Lazio (13.33%) e dalla Campania (11.25%). Gli scioglimenti di società, invece, sono concentrati negli ultimi mesi dell’anno: quelli rilevati nel secondo semestre sono 35.540 rispetto a 17.786.

Rapporto Dati Statistici Notarili 2016

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