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Gare di ingegneria e architettura, a maggio il mercato torna a correre

Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri: bandite gare per 53,7 milioni di euro, quasi il 700% in più rispetto al mese di maggio del 2016

mercoledì 7 giugno 2017 - Redazione Build News

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Nuova impennata per le gare relative ai servizi di ingegneria e architettura senza esecuzione. Dopo l’inattesa flessione degli importi posti a base d’asta registrata ad aprile, nel mese di maggio il mercato torna a correre. In base ai dati elaborati dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, sono state infatti bandite gare per complessivi 53,7 milioni di euro, quasi il 700% in più rispetto al mese di maggio del 2016.

Crescita, dunque, assai significativa che porta l’importo “cumulato” di questi primi cinque mesi a superare i 162 milioni di euro, oltre 90milioni in più (circa il 130% in più) di quanto registrato nello stesso periodo del 2016. Questi dati lasciano molto soddisfatto il Consiglio Nazionale Ingegneri.

“Gli ultimi dati relativi al mese di maggio – ha affermato Michele Lapenna, Consigliere Tesoriere del CNI e referente Lavori Pubblici e SIA - confermano e rafforzano l’andamento positivo del mercato dei SIA, soprattutto nei primi cinque mesi del 2017 rispetto agli stessi mesi del 2016 che comunque avevano segnato un incremento rispetto ai dati molto negativi del 2015. E’ ancora presto, invece, per valutare l’impatto del Correttivo su questo mercato, la cui entrata in vigore è del 20 maggio, soprattutto per quanto riguarda il ricorso all’appalto integrato.

“Sono da valutare positivamente anche i dati che riguardano le aggiudicazioni che mostrano segnali positivi di apertura del mercato verso gli operatori di piccole e medie dimensioni. Notizie contraddittorie per quanto riguarda i ribassi che, nel caso degli affidamenti con l’offerta economicamente più vantaggiosa, si attestano su valori accettabili di poco superiori al 30%, mentre nel caso delle gare al massimo ribasso (sotto i 40mila) superano il 40%. Questo conferma la validità della nostra richiesta di prevedere l’affidamento diretto sotto i 40mila euro con la contrattazione del ribasso direttamente tra Rup e professionista, prevista dal Correttivo.

“Continuano ad essere negativi, invece, i dati relativi all’obbligo di applicazione del Decreto Parametri nella determinazione della base d’asta, su questo speriamo che le modifiche apportate dal Correttivo al comma 8 dell’articolo 24 risolvano finalmente il problema. In conclusione, vengono confermate le nostre valutazioni positive sul Nuovo Quadro Normativo, per quanto attiene alle nostre attività professionali, che speriamo di potere ulteriormente migliorare in relazione all’apertura del mercato ai professionisti di piccole e medie dimensioni”.

Il rapporto del Centro Studi Cni

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