Ultime notizie

INGV: i vertici della rete sismica nazionale lasciano i loro incarichi

I finanziamenti sono diminuiti ed è aumentata la precarietà lavorativa. Il numero dei tecnici è insufficiente a sopperire all'aumento del carico di lavoro per i sismi degli ultimi mesi

lunedì 20 febbraio 2017 - Redazione Build News

1_a_b_ingv-rete-sismica

Il capo della rete sismica nazionale, Salvatore Mazza, e il responsabile della sezione ingegneristica della rete sismica nazionale, Alberto Delladdio, si sono dimessi dai loro incarichi.

“Il Cnt (Centro nazionale terremoti) è sicuramente una grande sezione con persone straordinarie che riescono a sopperire a molte delle deficienze dell'Ingv, ma purtroppo queste caratteristiche di resilienza mi pare siano state sfruttate un po' troppo in questi ultimi anni e in questa crisi in particolare”, ha spiegato Mazza in una lettera.

“Da dieci anni svolgo un incarico usurante, sulla breccia giorno e notte, domenica e Natale”, ha dichiarato Delladdio. “In questi sei mesi siamo stati particolarmente provati dalla successione degli eventi: in un ente con centinaia di dipendenti la parte che si occupa del monitoraggio e della manutenzione delle stazioni sismiche conta solo una trentina di tecnici”.

A queste due dimissioni si sono aggiunte quelle di due responsabili di funzioni dell'Osservatorio catanese dell'Etna.

“Si intervenga immediatamente, di mezzo c'è la sicurezza nazionale del Paese”, ha detto ai giornalisti l'ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi.

L'attuale presidente dell'INGV, Carlo Doglioni, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

In merito ad alcuni articoli usciti in questi giorni sugli organi di informazione e stampa, si rimarca che dal 24 agosto 2016, inizio della sequenza sismica più importante e drammatica dal terremoto dell’Irpinia del 1980, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha lavorato costantemente, assicurando alla Nazione una informazione permanente, rapida e puntuale sul fenomeno in atto. In sei mesi sono stati localizzati oltre 55.000 terremoti, numero che di solito si raggiunge in 5 anni.

Questo lavoro immane è stato svolto dal personale di ruolo e precario dell’Ente con un grande sforzo, senza risorse aggiuntive e con vera abnegazione: a loro va il ringraziamento di tutto l’INGV.

Il Direttore del Centro Nazionale Terremoti (CNT), Salvatore Mazza, ha dato le proprie dimissioni agli organi di vertice dell’Ente solo ed esclusivamente per sopraggiunti problemi familiari e rimarrà in carica fino all’espletamento della nuova procedura selettiva.

Nel frattempo l’Istituto ha continuato e continua, 24 ore su 24, a monitorare i nostri vulcani e i terremoti che colpiscono il territorio italiano.

L’Istituto rimane un Ente di ricerca solido ed è un attore fondamentale del Servizio Nazionale della Protezione Civile: con coesione svolge i suoi compiti istituzionali al massimo livello di professionalità. Nonostante la sofferenza finanziaria in cui versa, l'INGV seguiterà a operare con determinazione per raggiungere risultati scientifici sempre più avanzati.

Il nuovo codice dei contratti pubblici dal 1° luglio, cosa cambia?

Scatta dal 1° luglio l’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, noto... Leggi


Riforma della giustizia pronta per l’esame in Parlamento

L’era post Berlusconi comincia con la presentazione del disegno di legge sulla... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore