Recupero edilizio

Facciata verde cattura-smog per il ‘nuovo’ Centro Botanico di Bruxelles

Vincent Callebaut trasforma il Centro Botanico di Bruxelles in un edificio ricoperto di verde e alimentato a energia solare e eolica

martedì 11 ottobre 2016 - Erika Seghetti

Botanic-Center-ap1

Un edificio ricoperto di verde, che cambierà colore con le stagioni e che catturerà lo smog della città. Il Centro Botanico di Bruxelles cambia letteralmente volto. A trasformare il vecchio edificio costruito nel 1977, un ‘mostro di cemento’ fatto di 274 moduli in cls tutti uguali, sarà il noto eco-architetto belga Vincent Callebaut, che della sostenibilità ha fatto il suo mantra professionale.
Secondo l’architetto non si deve parlare di riqualificazione ma di metamorfosi La metamorfosi intende la trasformazione del bruco in farfalla. La metamorfosi non significa sradicare il passato, ma piuttosto integrare il meglio del passato nel nostro futuro- spiega Callebaut- l'architettura di oggi è in grado di implementare la 'solidarietà energetica' tra un pezzo di patrimonio architettonico e principi innovativi di edilizia sostenibile”.

Nel ‘nuovo’ Centro Botanico, cambiato anche nel nome - Botanic Center Bloom, ovvero il fiore del centro botanico- l’architetto ha inserito 10.000 piante che cattureranno 50 tonnellate di ossido di carbonio ogni anno. La vegetazione crescerà nei singoli moduli in cemento che verranno trasformati in fioriere, andando a comporre un vero e proprio involucro che coprirà le tre facciate dell’edificio.

L’idea è quella di selezionare, con il supporto degli esperti botanici, con una certa dovizia le specie vegetali, di modo che possano colorare con uniformità l’edificio a seconda delle stagioni. L’obiettivo è infatti anche quello di dare una nota di colore e di bellezza al grigio paesaggio urbano.  


Il progetto di Callebaut prevede inoltre l’aggiunta sul tetto di una struttura, chiamata Crisalide, fatta di cavi arcuati in glulam e acciaio che potrà essere utilizzata per l’organizzazione di eventi e attività o semplicemente come osservatorio privilegiato sulla città.

Ma non è tutto qui, l’edificio sarà anche autosufficiente dal punto di vista energetico. E’ prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico da 600 mq e di 40 turbine eoliche, sempre in copertura. Complessivamente si dovrebbe arrivare a una produzione di energia rinnovabile pari a 128,340 kWh, sufficiente a coprire parte dei consumi del Centro Botanico.

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